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Galan spera di ricandidarsi Ma il posto è già della Lega

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Perle Regionali del 2010 chiunque si candidi a governare il Veneto, sia esso del Pdl o della Lega, la vittoria della coalizione di centrodestra è data per certa. E l'Udc? Ininfluente, almeno stando a quanto emerge dall'ultima tornata elettorale, quella delle Europee dello scorso giugno. Questo è lo scenario: il Pdl si è attestato al 29,33 per cento, la Lega al 28,38. Un'alleanza tra le due assegnerebbe così Palazzo Balbi al centrodestra con quasi il 60% delle preferenze. A sinistra invece Pd (fermatosi al 20,29%) con Idv (7,19%) e sinistra radicale (circa 6%) arriverebbero a mala pena al 33%. Neppure con il 6,36% racimolato dall'Udc riuscirebbero nel sorpasso. Detto questo, al successore di Giancarlo Galan (nella foto) toccherà continuare lo sviluppo delle reti di infrastrutture come l'alta velocità e la Pedemontana. Riprendere i lavori dell'autostrada A31 che prevede un prolungamento del tratto già esistente (Vicenza-Piovene Rocchette) sia verso Nord per Trento che verso Sud per Rovigo. Poi c'è da sistemare il porto di Venezia e continuare la realizzazione del Mo.S.E (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) un sistema di opere in grado di isolare la laguna Veneta dall'Adriatico durante gli eventi di alta marea. Ma a chi spetterà questo compito? Forse Galan succederà a se stesso? Oppure, come sembra più possibile, il prossimo governatore sarà leghista? La partita è così tra il ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia, e il sindaco di Verona, Flavio Tosi. Candidature logicamente smentite da entrambi. Ale. Ber.

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