Berlusconi: "Abbasseremo le tasse"
I messaggi sono due. Entrambi dai toni forti e chiari. Il primo alla Lega: «Difficile cambiare l'inno di Mameli, sarebbe complicato». Il secondo al quotidiano Avvenire: «Mai partecipato a festini, mai frequentato minorenni». Berlusconi sgombra ancora una volta il terreno da ogni sorta di dubbio. Sia pubblico, come il rapporto con la Lega; sia privato, come le tanto contestate cene a Palazzo Grazioli e nella sua villa in Sardegna. In una lunga intervista al settimanale Chi, il premier parla a tutto tondo partendo dalle questioni calde del momento per finire alle previsioni e ai prossimi obiettivi del governo. Innanzitutto le critiche mosse dal quotidiano dei vescovi alla sua vita privata. Accuse che ancora una volta tornano sulle vicende di ragazze e feste che, negli ultimi mesi, hanno riempito intere pagine di giornali italiani ed esteri. «Io non ho mai intrattenuto "relazioni" con minorenni e non ho mai organizzato "festini". Ho partecipato soltanto a cene certamente simpatiche». In quella che è un'estate decisamente low profile, dedicata per lo più a famiglia e forma fisica, il Cavaliere interrompe le sue vacanze sarde per un giorno per volare dal suo vecchio amico Ben Alì. Una lunga colazione e un sopralluogo sul set di "Bagheria", l'ultimo film di Giuseppe Tornatore. Qui il premier rinnova l'intenzione di andare avanti con una «lotta dura» alla mafia confermando che il suo sogno è quello «di passare alla storia» come il premier che ha sconfitto definitivamente la criminalità organizzata. In Italia, intanto, il dibattito politico è quanto mai acceso. Alla base c'è l'insofferenza del Pdl rispetto alle ultime sortite del Senatùr. Dialetti, inno, gabbie salariali. Mentre prepara un incontro nei prossimi giorni con Bossi, il premier, nella sua lunga intervista, manda un altro messaggio. Questa volta proprio al suo «amico fraterno». All'inno di Mameli «sono legati momenti di gioia, di commozione, di celebrazione dello spirito nazionale. E poi sostituirlo sarebbe molto complicato. Trovare un accordo tra tutti su un nuovo inno sarebbe difficile». Da Ponte di Legno Bossi rilancia il tema delle riforme e sottolinea che «bisogna trattare con l'opposizione se si vuole arrivare a un risultato». Poi passando alla politica estera, il senatur sostiene che «dopo le elezioni bisogna pensare a venir via dall'Afghanistan». L'intervista al settimanale Chi è per Berlusconi anche l'occasione per parlare della moglie e della prima estate senza Veronica («È difficile prendere atto che dopo trent'anni molto è cambiato nella propria vita»), delle figlie Marina («Ci somigliamo molto, condividiamo gli stessi giudizi»), e Barbara («La sua intervista a Vanity Fair è stata strumentalizzata»). Infine, la politica spicciola, la ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, le riforme da fare. «Vorrei poter dare anche l'avvio a una stagione di riforme delle istituzioni, ma occorrerebbe un'opposizione con un più alto senso dello Stato». Parla anche di tasse: «Cercheremo di ridurre le spese dello Stato per tagliare le imposte e per far sentire agli italiani di non vivere in uno Stato tiranno che opprime i cittadini, ma in uno Stato libero e amico». Non mancano, infine, i passaggi più ameni, come quando commenta la forma fisica del suo ex omologo nonché amico Aznar: «Lui ha più tempo libero di me, l'invidia è un sentimento che mi è sconosciuto. E poi anche io non sono tanto male...».