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È di moda risparmiare nella stagione della crisi

Abbronzatura

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Scenari paradisiaci, circondati dalla natura o accarezzati dalla brezza marina distesi su una spiaggia magari poco affollata. Champagne sotto l'ombrellone e massaggi distensivi. Questo, se si pensa alle vacanze...dei vip. E per i comuni mortali? Con la crisi che incombe? Secondo un sondaggio commissionato dalla Confesercenti alla Swg il quadro non è dei più rosei. Tuttavia gli italiani non hanno rinunciato alla vacanza. Si sono adattati e hanno messo mano al portafoglio con prudenza. L'aspetto positivo che ne emerge è la scelta delle mete. Finalmente gli italiani sono rimasti nei confini nazionali sfruttando le contingenze per visitare, anche per la prima volta, territori del nostro Paese tanto belli quanto sovente non considerati perché non stranieri. Per questo tipo di vacanza spesso non ci si rivolge neanche all'agenzia turistica. Basta un giro su internet ed ecco pronto l'itinerario per dei giorni all'insegna dell'avventura. Magari in tenda. In quest'estate 2009 molto gettonati (sopratutto dalle famiglie con bambini) sono stati i parchi a tema, da quelli di divertimento, con attrazioni e spettacoli, a quelli acquatici, dove è possibile refrigerarsi dal caldo torrido della città, a pochi passi da casa. In ogni caso a fare da padrona è sempre la tanto amata spiaggia, meglio se libera. Salento e Calabria sono state le mete più frequentate. Ma come ogni estate che si rispetti anche quest'anno mode e tendenze hanno caratterizzato la vita in riva al mare. Pare infatti che il buon vecchio libro, magari un romanzo leggero che consente di portare la mente lontano, anche distante dai rumori provocati dai vicini di ombrellone, sia stato sostituito, ancora una volta, dalla tecnologia. Sembra che sia difficile separarsi dal computer portatile, o dal notebook, anche in spiaggia: diifficile però credere che ci si possa concentrare sotto il sole cocente. Più facile dedicarsi all'attività degli sms, molto intensa, considerato il frequente suono di "bip" che circonda i bagnanti. Anche se da bon ton la suoneria dei cellulari dovrebbe essere ridotta al minimo. Ma in questo caso si tratta solo di buona educazione. Quest'anno però anche il galateo da spiaggia cambia alcune delle sue preziose e, a volte, poco temute regole. Sino a l'anno scorso osare portare la borsa frigorifero con un pranzo o una merenda da casa faceva inorridire alla sola idea. Per fortuna quest'anno le cose sono cambiate. Non è chic, ma è diventato un trend. Tradotto: è meglio risparmiare. Al ristorante non si consuma più un pasto completo, ma un gelato, o un caffè. Il resto lo si porta da casa. In controtendenza con quanto insegnano i vip immortalati dai rotocalchi, va di moda la discrezione. Ci si cambia in cabina, senza mostrare le proprie nudità agli altri. Si sta attenti ad un certo tipo di abbigliamento. Ci si veste anche per andare al bar o al ristorante, dove copri costume e pareo sono obbligatori. Concessi invece i piedi scalzi, a meno che non si decida di rischiare un'ustione da sabbia bollente. A proposito di calzature, attenti a non farvi trovare impreparati, lo zoccolo colorato cede il passo all'infradito. Singolare è una moda piuttosto recente che disorienta coloro che hanno una carnagione molto bianca e che sono poco informati: in spiaggia si va già abbronzati. Però, tutto sommato, in Italia non ci si può lamentare si è liberi di indossare almeno il costume che più si gradisce. Non è così in Gran Bretagna, dove di recente è stato bandito il costume-slip, per l'uomo, considerato poco idoneo al pubblico pudore. E per certi modelli zebrati o leopardati la censura, forse, andrebbe verrebbe imposta anche da noi.

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