Marina e Barbara Berlusconi Esplode la guerra in famiglia
E saranno quarantatre. Anche se non li dimostra. Perché Marina Berlusconi è per la rivista Forbes la donna italiana più potente, 33esima nel mondo. È un tipino tutto pepe, molto diretta e anche gioviale. Gioviale fino a che qualcuno non prova a contraddirla. Papà Silvio, ma bisognerebbe dire nonno Silvio anche se lui non ama essere chiamato così, salvo che da chi ne ha pieno diritto, ha preparato tutto. Villa Certosa rimessa a lucido e riaperta per l'occasione. Una grande festa. E persino i fuochi d'artificio del vulcano fatto edificare quattro anni fa e il cui uso, solo spettacolare, preoccupò i vicini di villa. Fuochi che dovrebbero essere una sorpresa anche se tutti, segretamente, ne sono a conoscenza. Tutta la famiglia al completo, soprattutto tutti i cinque figli che si rincontreranno con i rispettivi nipoti. L'appuntamento è per San Lorenzo, la notte del 10 agosto. Lunedì, per la precisione, compleanno appunto di Marina. Sono stati invitati appena cinquanta selezionatissime persone, gli amici stretti. Ma alcuni dei fortunati «convocati» a Punta Lada hanno ricevuto, ieri, una sorta di disdetta. Non è più sicuro che si faccia la festa. Marina sembra non ne voglia sapere di andarci, preferirebbe restare in una sua residenza a Valbonne, in Provenza. Il motivo è semplice. La prima figlia femmina non ha gradito le parole pronunciate dalla prima figlia del secondo matrimonio, Barbara. Nella ormai tristemente famosa intervista a Vanity Fair, la sorella più giovane di diciotto anni aveva detto: «Ho la passione per l'editoria, e mio padre ha sempre visto in me delle qualità che potevano essere adeguate per questo settore. Lui ha sempre pensato che mi sarei occupata di Mondadori». Boom, sparata lì. Marina non ha digerito quelle parole. Visto che, di Mondadori, è presidente. E siccome non ama le ipocrisie, non le è sembrato il caso di fare finta di nulla dopo così pochi giorni. Rivedersi tutti e fingere che non sia successo nulla. No, è troppo. Urge un chiarimento prima. O niente festa. O comunque è ben difficile che una possa andarci se ci sarà l'altra. Così, chiuse le diatribe politiche, Berlusconi deve mettere mano a quelle familiari. È la prima volta, infatti, che la progenie si attacca così, pubblicamente. E soprattutto c'è il rischio che sia solo l'inizio. Ma la via d'uscita è complicata. Ci sono passaggi dell'intervista a Vanity in cui Barbara, studi in filosofia, sembra parlare come un avvocato. Facile immaginare che sia stata consigliata, magari dai legali della madre. Per chiarirsi con la sorella non basterebbe quindi una correzione in privato, bensì una precisazione pubblica che non contesti a Marina la presidenza di Mondadori. Che è pur sempre un'azienda quotata in Borsa. E lui? Silvio? Per ora resta in silenzio. Parla invece Daniela Santanché, una che difficilmente prende una posizione senza aver sentito almeno al telefono il Cavaliere. Barbara Berlusconi dovrebbe avere «più rispetto per suo padre», spiega la leader del Movimento per l'Italia, ai microfoni di Antenna 3. E aggiunge: «Tutta questa storia mi disgusta. È puro ciarpame, tanto per usare un termine noto alle cronache. E poi ricordiamoci sempre che Barbara Berlusconi è su Vanity Fair perché si chiama Berlusconi. Evidentemente avrà voglia di visibilità, voglia di apparire. A me personalmente piacciono di più quelli che vanno sui giornali per quello che fanno o per quello che hanno fatto, non perché sei figlio di qualcuno o per appartenenza alla casta». Secondo la Santanché, «Barbara è una ragazza fortunata e dovrebbe per questo essere più misurata e avere più rispetto per suo padre». Non sarà esattamente il pensiero di Silvio Berlusconi ma è alquanto difficile che possa essere il suo contrario. Che cosa succederà lunedì è presto per dirlo. Di sicuro Silvio, tra ricostruzione in Abruzzo e crisi economica, dovrà occuparsi anche di queste vicende.