Botta risposta Maroni-Scajola Il leghista: «Basta regolarizzazioni»
Adue giorni dall'ipotesi lanciata in un'intervista al "Corsera" di estendere la regolarizzazione di colf e badanti ad altre categorie di lavoratori sulla quale il Carroccio ha fatto muro, il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola torna a sparigliare. E si dice stupito della discussione cha ha suscitato il suo ragionamento «non ideologico ma pragmatico» e dettato anche dalla necessità di dare risposte a tante piccole e medie imprese che «soprattutto nel centro-nord» contano sulla manodopera di lavoratori stranieri. Una replica nemmeno troppo implicita al ministro dell'Interno, Roberto Maroni che dalle colonne della "Padania" boccia la proposta del collega. «La richiesta di Scajola - dice il titolare del Viminale - è la stessa che ci arriva da Epifani. Purtroppo però dentro al governo l'accordo era un altro. Quindi la richiesta è respinta». Il problema, però, è la replica di Scajola, esiste. «Considero tutte le opinioni utili ed importanti - evidenzia il ministro dello Sviluppo - anche se in qualche caso avrei gradito un tono più pacato. Rispetto peraltro la posizione della Lega Nord che su questa materia ha fatto da sempre una battaglia identitaria». Non solo. «Vorrei tuttavia ricordare anche a qualche collega e amico - è la stoccata - che per quanto riguarda il Pdl e la collegialità dell'azione di governo il potere eventualmente di respingere (o di accogliere) una proposta compete a una sola persona, che si chiama Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio. Tutto qui, e non è poco. È una questione seria, di metodo e di merito».