Avanti con le nomine Rai
Il Consiglio di amministrazione della Rai vara le nomine sulla radiofonia e su Rai Corporation, non senza polemiche, con il presidente Paolo Garimberti che si astiene su tutta la linea e detta le «quattro condizioni indispensabili» per parlare in futuro di nuovi incarichi e raccogliere la sua adesione, a partire da giovedì. Intanto il direttore generale Mauro Masi, incassa in apertura di riunione i ringraziamenti dello stesso Garimberti e dei consiglieri per la sua presenza nonostante il recente e delicato intervento chirurgico a cui si è sottoposto e che gli ha fatto annullare anche la conferenza stampa della mattina sulla trattativa con Sky. Non senza un feroce coro di polemiche del centrosinistra con il responsabile comunicazione del Pd Paolo Gentiloni, convinto che l'annullamento della conferenza stampa «rilanci tutti gli interrogativi sulla vicenda Rai-Sky». Ma il Cda, dopo una lunga seduta pomeridiana, mette da parte per questioni procedurali le altre nomine sul tavolo che saranno all'ordine del giorno della non prevista riunione di giovedì prossimo, 6 agosto, alla quale molti dei consiglieri parteciperanno in collegamento dai luoghi di vacanza. Le nomine di ieri sono quelle di Massimo Magliaro a presidente di Rai Corporation e Fabrizio Maffei a direttore delle Relazioni Esterne della Direzione Comunicazione. Poi il pacchetto della radiofonia, sulla quale il Cda ha ascoltato le linee guida del progetto di rilancio: Bruno Socillo Direttore della Direzione Radio, Flavio Mucciante Direttore di Radio2, Marino Sinibaldi Direttore di Radio3, Aldo Papa Direttore dei Canali di Pubblica utilità, Antonio Preziosi Direttore di Radio1 al cui interno è compresa la testata Rai Giornale Radio, Flavio Mucciante condirettore della testata con delega sui GR di Radio2, Riccardo Berti Direttore della testata GR Parlamento e condirettore del Giornale Radio con delega sui GR di Radio3. Nomine varate con maggioranze variabili, ma quasi tutte a maggioranza, con l'astensione del presidente. Il consigliere Nino Rizzo Nervo giudica quanto avvenuto «Mortificante e allarmante. Non trovo altri aggettivi. Oggi una maggioranza blindata ha nominato un giornalista inserito sino a poco tempo fa nell'elenco dei precari direttore di una struttura importante come quella di Isoradio e dei Canali di pubblica utilità», riferendosi ad Aldo Papa, cronista parlamentare con esperienza al Gr Parlamento. Ma un duro intervento viene dal presidente Garimberti che chiede che le nomine d'ora in poi siano «ampiamente condivise», che assicurino il pluralismo, che solo in casi di necessità dimostrata si faccia appello a professionisti esterni e che non siano cancellati direttori dei quali non sia stata individuata una nuova collocazione. «In assenza anche di uno solo di questi requisiti, riterrò non opportuno procedere a votazione sulle nomine e, qualora si dovesse comunque procedere, preannuncio fin da subito che non le voterò», spiega. Questo anche perché «altre ne saranno molto probabilmente varate in settimana», aggiunge Garimberti che si riferisce alle nome dei vicedirettori di Raiuno e Tg1 che oggi sarebbero arrivate sul tavolo del Cda ma poi rimandate a giovedì. Si tratterebbe di Gianluigi Paragone, Gianvito Lomaglio, Chicco Agnese, Maria Pia Ammirati, Daniel Toaff, Ludovico Di Meo, come vicedirettori di Mauro Mazza a Raiuno. Invece Susanna Petruni, Fabrizio Ferragni, Claudio Fico, Andrea Giubilo e Gennaro Sangiuliano sono in corsa al Tg1 come vice di Augusto Minzolini.