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India, prosciolti i fondamentalisti che bruciarono le chiese

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I16 furono arrestati insieme a diversi altri con l'accusa di omicidio, possesso di armi ed altri reati. Fra loro, secondo la televisione indiana, anche alcuni dei leader della rivolta anticristiana. Le violenze contro i cristiani scoppiarono alla fine di agosto dell'anno scorso quando un gruppo di fondamentalisti hindu accusò i cristiani di aver ucciso il loro leader, omicidio poi rivendicato dai maoisti. Gli induisti bruciarono chiese, case, luoghi di ritrovo, violentarono suore e costrinsero migliaia di cristiani a rifugiarsi nella foresta. Furono oltre cento i morti secondo stime non ufficiali, 40 secondo il governo.

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