Scudo fiscale ma con paletti
UnConsiglio dei ministri a ranghi ridotti (oltre a Berlusconi, c'erano i ministri Calderoli, Carfagna, Matteoli, Alfano e Brunetta) ha dato via libera lampo al decreto che contiene alcune correzioni del decreto anticrisi sulla Corte dei Conti, lo scudo fiscale, il Ponte di Messina e il ministero dell'Ambiente. Un primo ok preliminare del governo avrebbe dovuto esserci venerdì mattina, ma è stato rinviato di un giorno, consentendo al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di ricevere insieme i due provvedimenti e promulgarli in maniera contestuale. Le correzioni si sono rese necessarie proprio su sollecitazione del Capo dello Stato che al momento dell'approvazione del testo alla Camera aveva incontrato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti prospettandogli alcune questioni che richiedevano chiarimenti. Il decreto correttivo va quindi in questa direzione anche se non contiene nessun intervento sulla tassa sull'oro. Su questo punto il Quirinale aveva espresso dei rilievi ricevendo però l'assicurazione da parte di Tremonti che la norma non avrebbe interferito con le competenze e l'autonomia della Banca d'Italia. E su questo punto è tornato Berlusconi che al termine del Consiglio dei ministri in una nota ha precisato che «la norma è chiara e non ci possono essere equivoci. La tassazione delle riserve non potrà avere applicazione senza il parere favorevole, della Bce e senza il consenso espresso della Banca d'Italia». Perciò, sottolinea il premier, «è evidente che la norma è pienamente rispettosa dell'indipendenza della Banca d'Italia». Ma vediamo le correzione apportate. Per la Corte dei Conti si prevede che le procure possono iniziare l'attività istruttoria «ai fini dell'esercizio dell'azione del danno erariale a fronte di una specifica notizia di danno». Inoltre si precisa che «il corso della prescrizione dell'eventuale illecito contabile resta sospeso fino alla conclusione del procedimento penale». Il decreto poi stabilisce che per la realizzazione di nuove centrali energetiche servirà anche il via libera del ministro dell'Ambiente di concerto con quelli delle infrastrutture e della Semplificazione normativa. Chiarimenti sullo scudo fiscale: non varrà per i contribuenti che hanno un procedimento in corso per esportazione illegale di capitali al momento dell'entrata in vigore del decreto. Infine la nomina del commissario straordinario per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Non sarà automatica la designazione dell'attuale amministratore delegato della società Stretto di Messina Piero Ciucci. L.D.P.