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Moratoria anche sui crediti a breve termine

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Questii cardini del testo della moratoria dei crediti che le banche vantano nei confronti delle aziende che domani, alla presenza del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, l'Abi e le associazioni delle imprese dovrebbero siglare. Se il testo avrà il via libera dal tavolo-politico al quale parteciperanno il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, di Confcommercio Carlo Sangalli e tutti i numeri uno delle organizzazioni datoriali, oltre che del presidente dell'Abi Corrado Faissola, le disposizioni dovrebbero entrare subito in vigore. A quel punto gli istituti di credito avranno 45 giorni di tempo per aderire e ci sarà la possibilità di presentare domanda di moratoria fino al 30 giugno 2010. Il provvedimento, che si articola in 10 punti principali, è «limitato nel tempo» e prevede meccanismi di selettività. Sarà quindi applicato a imprese sane e con «un'adeguata prospettiva economica». L'avviso comune, comunque, fisserà una sorta di denominatore per il comportamento delle banche, che non impedirà poi ai singoli istituti di credito di andare oltre, di fare di più, per venire incontro alle aziende alle prese con difficoltà di pagamento. Il principale nodo che rimaneva da sciogliere è quello dei crediti a breve termine. Ora, con l'ok di banche e imprese, potrebbero essere previste «operazioni di allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa» con riferimento alle «operazioni di anticipazione su crediti certi ed esigibili». Confermate poi le misure su mutui e leasing: «operazioni di sospensione di 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui» e «operazioni di sospensione di 12 mesi, ovvero 6 mesi dal pagamento della quota capitale implicita nei canoni di operazioni di leasing, rispettivamente immobiliare ovvero mobiliare».

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