Tremonti: "il Sud questione nazionale"
«Il Mezzogiorno è una questione nazionale che va affrontata con strumenti speciali». Le parole del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sono musica per le orecchie dei «dissidenti» guidati da Miccichè e Lombardo che nei giorni scorsi avevano creato non poche tensioni all'interno della maggioranza con lo spettro del partito del Sud. Il via libera dal Cipe a 4,3 miliardi di euro per la Sicilia fa tornare il sereno nel centrodestra. Il piano Marshall, come lo ha definito Berlusconi, sul quale il governo comincerà a lavorare a partire da settembre «non avrà carattere assistenziale». Su questo Tremonti ha insistito con vigore in risposta alle accuse venute dalla sinistra e per tamponare le immediate rivendicazioni di altre regioni. Il piano deve andare «oltre il 2013» e poi, a seguire lo sviluppo dei progetti, «dovrà essere una struttura a servizio di una visione politica». Tremonti dice esplicitamente che a settembre intende ripartire con la Banca del Mezzogiorno, una banca finanziata con «soldi dei privati», «radicata sul territorio» e con una «idea politica» alla base. A chi ha protestato accusando il governo di pensare solo alla Sicilia, Tremonti ha replicato dicendo che «la Sicilia è stata la prima a presentare un piano e quindi c'è stato il tempo per discutere mentre le altre regioni sono venute più tardi». E proprio per evitare elargizioni di soldi a pioggia e sprechi, la regola che il governo si è data, ha precisato Tremonti, è che i fondi vengono erogati a fronte di un progetto. Nel caso della Sicilia si tratta del programma attuativo regionale 2007-2013. Il ministro poi è tornato a difendere il decreto anticrisi. Se significa stare vicino alla gente che soffre durante la crisi, «ebbene sì, siamo di sinistra. Tutto il governo è di sinistra» ha detto il ministro che ha rassicurato sulla solidità del rapporto con il presidente della Repubblica Napolitano. «Ho sempre sentito il ruolo del Quirinale come un ruolo di garanzia. Il grado di collaborazione istituzionale che c'è è altissimo, ed anche in termini politici per me va assolutamente bene cosi». Quindi nessuna incrinatura anzi, sottolinea Tremonti, l'incontro di martedì, in cui il capo dello Stato gli ha elencato i cambiamenti da apportare al provvedimento, «è stato assolutamente utile». Tornando agli interventi sbloccati dal Cipe, sul Sud oltre ai 4 miliardi, piovono anche 150 milioni per il Comune di Palermo e 220 milioni per il centro di ricerche biomediche di Carini, fondazione RiMed. Ma non c'è solo il Mezzogiorno. Ci sono anche il tunnel del Brennero, l'alta velocità Milano-Verona, la metrotranvia di Bologna e la laguna di Venezia, oltre a risorse post-sisma per L'Aquila e il Molise e 500 milioni per gli ammortizzatori sociali. Misure per complessivi 5,2 miliardi a cui va aggiunto lo sblocco di 3 miliardi del Fondo infrastrutture messi in campo dal Comitato programmazione economica. Tremonti ha anche ribadito che «nel piano c'è la fiscalità a favore dei nuovi investimenti produttivi». È la prova che non si tratta di assistenzialismo.