Nomine Rai, è iniziato l'ultimo giro di valzer
È iniziato il rush finale. Lunedì la Rai avvierà l'ultima fase che porta al completamento del suo organigramma al vertice dell'informazione. E ci arrriva proprio mentre due dei giornali più vicini al centrodestra, Libero e Giornale, sono attraversati da profondi cambiamenti. Tutto si tiene e tutto si collega. Vittorio Feltri si appresta ad andare a dirigere Il Giornale. Uno dei motivi principali della rottura con la famiglia Angelucci, editore del quotidiano che aveva fondato nove anni fa, è politico. La famiglia, che ha profondi interessi nel mondo della sanità e il cui capostipite è un deputato Pdl in quota An, avrebbe preferito una linea editoriale non così schiacciata su Silvio Berlusconi. Bensì con qualche correzione finiana. Per non dire un giornale più vicino a Fini - ma nel mondo del presidente della Camera fanno spallucce - che al Cavaliere. Feltri, che non è certo uno che si fa dettare la linea, ha invece spinto sull'acceleratore berlusconiano. La rottura è arrivata di conseguenza. E ora nel mondo vicino al premier sono convinti che il quotidiano di proprietà di Paolo Berlusconi, con il quale Feltri si è riappacificato a giugno, si rafforzerà, anche di qualche decina di migliaia di copie, e il suo concorrente non avrà vita facile. A Libero in pole position per la direzione c'è ora Gianluigi Paragone, attuale vicedirettore. Vicino alla Lega (in particolare a Giorgetti, ha diretto La Padania), in buoni rapporti con il Cavaliere, Paragone è l'unico che può interpretare la linea nordista di Libero che, comunque, subirà qualche correzione. Sembra tramontare, invece, l'ipotesi di Oscar Giannino. Alla guida del quotidiano feltriano era stato chiamato anche Franco Bechis, attuale direttore di Italia Oggi (ha diretto anche Il Tempo). Ma Bechis appare anche nel pacchetto di nomine che si appresta a varare Viale Mazzini, in qualità di vicedirettore del Tg1. Con lui dovrebbero essere scelti anche Ferragni, Giubilo, Sangiuliano, Fico e Petruni. Quest'ultima che era stata indicata anche come possibile direttrice della Tgr resterà al telegiornale diretto da Augusto Minzolini e sarà promossa alla conduzione dell'edizione serale delle 20. Alla testata regionale andrà invece Alessandro Casarin, molto vicino al viceministro Romani e in ottimi rapporti con la Lega. Pronte anche le nomine, ma non è detto che si facciano dopodomani, l'attuale vicedirettore di RaiDue Daniele Renzoni è destinato a Rai News 24 e l'attuale corrispondente da Londra del Tg1 Giovanni Masotti dovrebbe andare a Rai International. Infine la partita sulla radiofonia. Al primo Gr è pronto Antonio Preziosi, attuale inviato, al G2Due si scalda Flavio Mucciante (in quota Udc), al GrTre sale Marino Sinibaldi (in quota Pd). Riccardo Berti, attuale direttore di Isoradio, dovrebbe andare al Gr Parlamento.