Dl anticrisi: adesso è legge

{{IMG_SX}}Con 166 sì, 109 no nessun astenuto l'Aula del Senato dà la fiducia al governo sul dl anticrisi che diventa legge. I senatori votanti 275, maggioranza richiesta 138, i sì 166, 109 i no. Non hanno partecipato al voto i due rappresentanti del Movimento per l'autonomia. Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il decreto legge correttivo al dl anticrisi. Le correzioni introdotte dal Cdm - Le correzioni introdotte dal Consiglio dei Ministri al dl anticrisi intervengono soprattutto per chiarire le norme relative alla Corte dei Conti, alle competenze del ministero dell'Ambiente e allo scudo fiscale. Secondo il testo distribuito ai giornalisti dal ministro Matteoli il nuovo dl prevede il coinvolgimento del Ministero dell'Ambiente nelle misure urgenti in materia di energia. "Il Consiglio dei ministri - si legge nel documento - su proposta del ministro dello Sviluppo economico di concerto con il ministero delle Infrastrutture, con il ministro dell'Ambiente e con il ministro per la Semplificazione normativa individua gli interventi relativi alla trasmissione e alla distribuzione dell'energia, nonchè - prosegue - d'intesa con le regioni e le province autonome interessate, gli interventi relativi alla produzione dell'energia da realizzare con capitale prevalentemente o interamente privato, per i quali ricorrono particolari ragioni di urgenza in riferimento allo sviluppo socio-economico e che devono essere effettuati con mezzi e poteri straordinari".  Nella parte relativa alla Corte dei Conti, il nuovo decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri, prevede che "le procure possono iniziare l'attività istruttoria ai fini dell'esercizio dell'azione di danno erariale a fronte di specifica e concreta notizia di danno, fatte salve le fattispecie direttamente sanzionate dalla legge". Per quanto attiene al danno d'immagine il testo governativo prevede che "il corso della prescrizione dell'eventuale illecito contabile resta sospeso fino alla conclusione del procedimento penale". Per quanto riguarda, invece, lo scudo fiscale, il decreto correttivo prevede che "alla data di entrata in vigore della legge, i procedimenti in corso per fuoriuscita dei capitali all'estero - si legge nel documento - non saranno fermati dallo scudo fiscale". La polemica - Uno dei senatori dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, si è presentato stamani in Aula con addosso, rigorosamente sotto la giacca, una maglietta con la scritta "Giorgio non firmare". È la stessa maglia che i parlamentari dell'Italia dei Valori hanno indossato in occasione della manifestazione al Quirinale per chiedere a Napolitano di non firmare il ddl sulle intercettazioni. Questa volta l'invito rivolto al capo dello Stato è a non firmare la promulgazione del decreto anticrisi. Secondo i dipietristi quello anticrisi è "un decreto brutto e sconclusionato". Sulla stessa linea il Partito Democratico.