Berlusconi modifica il dl anti crisi
Quando arriva nell'Aula di Montecitorio al suo posto trova seduta Michela Brambilla. Il premier entra nell'Aula della Camera mentre il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto sta intervenendo, in diretta tv, a favore del decreto anti-crisi. Berlusconi si dirige ai banchi del governo e al suo posto, al centro del tavolo, trova il ministro per lo Sport e il Turismo. Il presidente del Consiglio vorrebbe cederle il posto, ma lei prende le sue cose e si alza. Il banco dei responsabili dei dicasteri è affollatissimo, così come tutta l'Aula. Berlusconi, sorride, scrive e riceve bigliettini, saluta tutti. È la cronaca di Palazzo in una giornata pre pausa estiva, dove sul tavolo della maggioranza c'è un dossier importante, il decreto anti-crisi. Un provvedimento su cui, nell'ultima settimana, si è molto discusso, con le tante polemiche sulla questione Sud (su cui stamattina si svolgerà un incontro tra il premier e i ministri coinvolti). Tutto va come previsto: il governo incassa il via libera al decreto. Ma con qualche novità, confermata direttamente dal presidente del Consiglio. Vale a dire che il testo, ora all'esame del Senato, molto probabilmente sarà modificato. Saranno certo «mini modifiche», quasi chirurgiche. Ma ci saranno. Quando il premier, subito dopo il voto, arriva in Transatlantico, trova la solita ressa di cronisti ad attenderlo. Ma non solo. Ci sono tanti deputati e ministri che aspettano di poterlo salutare. Berlusconi accontenta subito i giornalisti e si ferma a parlare con loro. «Penso di sì, lo modificheremo», dice sull'eventualità che il dl anticrisi venga modificato dopo il voto di fiducia. Il premier spiega che le modifiche dovrebbero contenere anche la richiesta del ministro Prestigiacomo. L'ipotesi su cui si sta lavorando in queste ore sarebbe quella di un decreto correttivo, preparato ad hoc per modificare alcuni aspetti del testo del dl giunto ora all'esame del Senato. Ipotesi non confermata ufficialmente, emersa pare dopo l'incontro di ieri sera al Quirinale tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano e Giulio Tremonti. Intanto, si diceva, quella di ieri è stata per il Cavaliere anche l'occasione di salutare alcuni deputati e ministri presenti a Montecitorio. Il tutto in un lungo aperitivo alla buvette. Il premier parla con tutti, scherza anche con qualcuno dell'opposizione. Come ad esempio il deputato del Pd, Daniele Marantelli, di fede calcistica milanista: i due passano qualche minuto a scambiarsi opinioni sulla panchina rossonera. Il Cavaliere spiega quale sarà la nuova linea del Milan, e cioè puntare sui giovani under 23 piuttosto che acquistare calciatori trentenni che «costano troppo». Berlusconi si incammina quindi per il Transatlantico ma è costretto a fermarsi diverse volte perché molti deputati si avvicinano per salutarlo. Tra di loro c'è Paola Pelino. Il premier notando la mise della deputata (soprabito bianco con arabeschi viola, stessi colori per il vestito ed il ventaglio) subito le fa i complimenti. Alla fine riesce ad entrare alla buvette. Con lui ci sono il titolare dell'Economia Giulio Tremonti e il capogruppo alla Camera del Pdl Fabrizio Cicchitto. Poco dopo arriva il leader della Lega Nord Umberto Bossi: «Perché non vieni in Abruzzo a vedere il lavoro che abbiamo fatto», gli dice il premier, illustrando al Senatur i lavori nei diversi cantieri per la ricostruzione della Regione spiegando di fare un nuovo sopralluogo all'Aquila domani. Il via vai di ministri e deputati, intanto, è continuo. Si ferma per un saluto Renato Brunetta, ministro per la Funzione Pubblica, e poi Osvaldo Napoli, vice presidente dei deputati del Pdl. A tutti vengono serviti aperitivi, mandorle e diversi stuzzichini.