Tremonti gela il mondo dello spettacolo: i tagli al Fus restano

Achiudere le speranze su un cambio di rotta anche la decisione del governo di porre la fiducia sul dl anticrisi. «Ancora una volta — è il commento di Giovanna Melandri — di fronte a questa chiusura, non resta che prendere atto dello spettacolo mandato in scena dall'esecutivo: "tanto rumore per nulla"» Disco rosso era venuto già dalle dichiarazioni del deputato Pdl Luca Barbareschi: «Ho parlato a lungo con Tremonti e mi ha detto che non ha nessuna intenzione di dare soldi al Fus», aveva spiegato dopo un colloquio con il ministro dell'Economia, alla Camera, dove si discuteva il decreto anti-crisi che poteva offrire margini forse al Senato per un intervento in extremis di 60 milioni. Parole allarmanti, tanto che il parlamentare si è scusato successivamente con il ministro per aver diffuso il contenuto della «conversazione privata», precisando che «le parole riferite sono attribuibili solo alla mia persona». Barbareschi ha però chiesto «ufficialmente al ministro dei Beni culturali, Bondi, che cosa vuole fare: se non ci sono i soldi almeno ci sia una riforma per dare fiato al settore dello spettacolo».