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Via libera al dl anti-crisi Il testo sbarca in Aula

Tremonti

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Dopo il primo ok ricevuto dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, il decreto anticrisi approda in Aula. Il Governo si appresta a porre la fiducia. Ieri il Pd e l'Udc hanno lasciato i lavori per esprimere il loro dissenso. L'Idv ha votato no così come l'Mpa che ha promesso di replicare in aula se il testo non verrà modificato. Sarà difficile, però, che nel maxi-emendamento arrivino novità di peso vista anche la richiesta del presidente della Camera Fini affinchè sia riproposto il testo approvato dalle Commissioni. LE MISURE - Fra le misure approvate lo scudo fiscale, la mini riforma delle pensioni, con innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel pubblico impiego e le misure in favore delle imprese. La maggioranza è stata battuta sul provvedimento riguardante i costi di trasmissione e i controlli da parte dell'Authority dell'energia. Ma il ministro Prestigiacomo protesta: sottratto a ministero Ambiente controllo su impianti nucleari. MORATORIA SUI DEBITI - Arriva la possibilità di prevedere una moratoria, e comunque agevolazioni per i costi finanziari, in favore delle sole piccole e medie imprese, da realizzare con una convenzione da stipulare con l'Associazione Bancaria Italiana (Abi) entro 4 mesi dall'entrate in vigore della legge di conversione del decreto anti-crisi. Lo prevede un'aggiunta all'emendamento dei relatori che modifica le norme sulla tremonti-Ter e introduce anche le agevolazioni per la patrimonializzazione delle Pmi. "Il governo - ha detto il ministro dell'Economia, Tremonti - ha fatto di tutto per tenere aperto il canale del credito dalle banche alle imprese. Sommando tutti gli interventi fatti più la moratoria sul credito a favore Pmi siamo di fronte ad interventi positivi per la tenuta e la conservazione del nostro apparato produttivo".  

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