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Ecco il «quinto uomo», in campo anche Renato Nicolini

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Arrivaanche la candidatura di Renato Nicolini alla segreteria Pd. Il padre dell'Estate romana, già assessore al comune di Roma, scenderà ufficialmente in campo oggi, presso la sezione Pd Trastevere e intanto boccia i suoi diretti avversari. «Mi sembra assurdo - attacca - che ci siano due candidati come Bersani e Franceschini. È come se facessimo il gioco dell'oca e fossimo tornati alla casella di partenza, con Bersani che ricorda molto il Pds, il vecchio comunismo emiliano e Franceschini che rievoca la Margherita». Nicolini dice anche di volersi ricollegare alla «grande stagione delle autonomie locali, tra la metà degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, la stagione delle cosiddette giunte rosse», quando egli stesso era assessore a Roma. «Ho notato - afferma Nicolini - che nella biografia di Veltroni e Rutelli, le giunte di quegli anni sono state addirittura cancellate come se la storia democratica di Roma cominciasse nel '93». Quanto alle prospettive di successo, Nicolini ammette che «se riesco a presentare 1500 firme mi sembra già un miracolo (deve farlo entro domani ndr). Però la mia - precisa - non è una candidatura alla Grillo per sabotare, per disturbare», ma per dire che «nel Pd può esserci spazio per una sinistra riformista, europea».

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