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«Grazie all'Italia gli sbarchi di immigrati sono diminuiti»

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dall'inviatoAlessandro Bertasi LA VALLETTA Collaborazione, voglia di trovare soluzioni comuni e l'impegno a richiedere all'Unione Europea una maggiore attenzione sui temi legati all'immigrazione clandestina. Questi sono i messaggi che una delegazione del comitato parlamentare Schengen guidata dal presidente Margherita Boniver, ha voluto lanciare da La Valletta dopo aver discusso con le autorità maltesi. A vedere il risultato degli incontri sembrano essere passati secoli da quando, nell'aprile scorso, per poco non si è rischiato lo scontro diplomatico tra Italia e Malta dopo che quest'ultima aveva rifiutato di accogliere nei propri porti il mercantile turco Pinar. E il ricordo di quella terribile vicenda, risoltasi soltanto grazie all'impegno italiano di accogliere a Lampedusa i 140 clandestini, è talmente lontano che il vice premier e ministro degli Esteri di Malta, Tonio Borg, ha commentato: «Anche tra fidanzati si litiga ma poi si fa pace. Si è trattato semplicemente di un difetto di interpretazione del diritto internazionale in materia di soccorso in mare. Possiamo però dire con certezza che oggi i problemi sono in gran parte risolti». Messa quindi una pietra sopra al passato si è preferito guardare al futuro. Ed è proprio la Boniver che commenta il buon esito dell'incontro: «Siamo soddisfatti perché anche a Malta stiamo gettando le basi per costruire dei progetti che affrontino il problema dei flussi di immigrati clandestini, e in questa ottica abbiamo discusso affinché si possa stabilire a La Valletta la sede dell'Ufficio Ue per tutti coloro che si trovino nella condizione di richiedere l'asilo politico». Una sorta quindi di avamposto nel Mediterraneo nel quale accogliere le domande per poi smistare i rifugiati nei diversi stati dell'Unione. Un'idea che deve essere piaciuta a Borg tanto che ha commentato positivamente l'esito del meeting. Poi il vicepremier Borg ha voluto sottolineare il successo del Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi in materia di immigrazione attribuendogli il merito del recente calo di sbarchi nell'isola dovuto al suo impegno con la Libia: «Dopo gli accordi tra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il leader libico Muammar Gheddafi, sono calati notevolmente gli sbarchi sull'isola. Così anche noi vorremmo sottoscriverne uno simile». E spiega: «Di solito giugno era il mese nel quale si registravano il maggior numero di sbarchi e invece quest'anno, a parte i 28 clandestini dell'altro giorno, non c'è stato alcun problema». Un evento che «ci fa ben sperare - continua Borg - l'isola continua ad affrontare l'emergenza con i centri di detenzione ormai sovraffollati. Così, sicuramente, dobbiamo impegnarci a fare di più». Ed è proprio su questo «di più» che il presidente Boniver pone l'accento: «Ad oggi possiamo dirci soddisfatti, ma quanto durerà? Sicuramente i clandestini cercheranno a breve altre rotte. Allora bisogna che l'Ue cerchi non di tamponare il problema, ma deve sforzarsi di individuare progetti a sostegno di quei paesi, soprattutto del Corno d'Africa, dai quali questi immigrati scappano». Un invito quindi rivolto a Bruxelles ad occuparsi più delle cause per evitare di doverne gestire le conseguenza.

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