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Il Pd si è arenato sul tesseramento

Ignazio Marino

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Tessere che aumentano a dismisura. Tessere che non possono essere date. Tessere che non arrivano per la chiusura dei circoli. Il percorso congressuale del Pd sembra essersi arenato su un punto: il tesseramento. Non poteva essere altrimenti per un partito che è ormai arrivato ad un passo dalla resa dei conti finale. Uno scontro che né Dario Franceschini, né Pier Luigi Bersani hanno intenzione di perdere. Così, da alcuni giorni, non si discute di altro. A scatenare la scintilla il presunto tesseramente «gonfiato» di alcuni Regioni. Su tutte la Campania. Martedì a Salerno i giovani del Pd sono addirittura arrivati alle mani. Da una parte i sostenitori di Antonio Bassolino, dall'altra quelli del sindaco salernitano Vincenzo De Luca. Prima sono spuntati gli striscioni contro il Governatore, poi le denunce di congressi fasulli, gli insulti, i tentativi di irrompere in sala, le minacce e, alla fine, si è arrivati allo scontro fisico. Scontro che ha addirittura reso necessario l'intervento della Digos. Così il responsabile dell'area organizzazione e della commissione per il Congresso Maurizio Migliavacca ha inviato una lettera al Segretario Regionale del Pd della Campania Tino Iannuzzi e al presidente della Commissione regionale di Garanzia del Pd della Campania Pasquale Stanzione invitandoli «ad accertare tempestivamente la reale entità degli eventi e assumere le misure più incisive che si rendessero necessarie». Ma non è solo la Campania a turbare i sonni dei dirigenti di via del Nazareno. Da Roma Alberto Tanzilli, membro dell'esecutivo regionale del Pd, lancia l'allarme: «In molti circoli territoriali risulta impossibile procedere al tesseramento a causa della continua e assoluta chiusura dei circoli stessi». Anche per questo Ignazio Marino, terzo candidato alla leadership del Pd, chiede di prolungare i tempi del tesseramento (deve essere fatto entro il 21 luglio ndr): «Molte persone hanno deciso negli ultimi giorni di aderire al Pd. Proprio per non limitare la possibilità di avvicinarsi al partito perché non allunghiamo il periodo in cui è possibile iscriversi fino al 31 luglio?» Il prolungamento, in ogni caso, non servirà a Beppe Grillo che a meno di clamorose svolte, non potrà correre per la segreteria del Pd. «La commissione di garanzia - attacca il comico genovese - mi ha lanciato una fatwa».

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