Tasse e pensioni, il Governo incontra le parti sociali

Sindacati e organizzazioni degli imprenditori sono stati convocati per questo pomeriggio a Palazzo Chigi per farsi illustrare il Documento di programmazione economica e finanziaria, mentre il decreto anticrisi prosegue il suo iterin Parlamento, dove sono stati presentati oltre mille emendamenti. Molte le questioni da approfondire: dal nodo delle pensioni allo scudo fiscale, dalla sanità alla regolarizzazione di badanti e colf. IL DECRETO ANTI-CRISI - Oltre millecento emendamenti: è una valanga di proposte quella che si è abbattuta sul decreto legge anticrisi, che giorno dopo giorno assomiglia sempre di più a una mini-finanziaria.  Un profilo dettato non solo dalle numerose richieste messe nero su bianco dai deputati di maggioranza e opposizione, ma anche dalla ampiezza di interventi che il governo ha in cantiere. Per il momento infatti l'Esecutivo (ma anche i relatori al provvedimento) non ha formalizzato alcuna proposta ma l'elenco degli interventi lascia spazio a pochi dubbi: si va dallo scudo fiscale alle pensioni, dalla sanità alla regolarizzazione di badanti e colf. Prevista poi, in attesa che la riforma della sessione di bilancio sia approvata dal Parlamento, la proroga per il 2010 della sperimentazione della finanziaria 'snellà, costituita di sole tabelle. E che anche quest'anno è possibile grazie al fatto che le misure di sviluppo vengono anticipate in un altro provvedimento. Temi ampi e poco tempo a disposizione, protestano le opposizioni. "Il decreto anticrisi non contiene però - sottolineano inoltre i capigruppo in commissione Bilancio e Finanze Pier Paolo Baretta e Alberto Fluvi - elementi sufficienti ad affrontare la gravità della situazione". Ergo, nonostante la consapevolezza che non sarà facile essere ascoltati, i Democratici hanno studiato una serie di controproposte. Per quanto riguarda il governo, i fari sono tutti puntati su cosiddetto scudo fiscale. Già avviati, fa sapere il ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi, i contatti con l'Europa: "Tremonti è una persona seria - spiega - e conosce perfettamente il percorso che deve fare qualsiasi atto legislativo che può avere un impatto con l'Europa". Difficile però, si sottolinea in ambienti parlamentari, che si possa arrivare a una qualsiasi concretizzazione prima del confronto con le parti sociali previsto per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi. Un appuntamento che sarà l'occasione per fare il punto, oltre sul Dpef che il governo è pronto a varare mercoledì, sulle numerose questioni rimaste aperte a partire dal nodo delle pensioni e in particolare dalla necessità di innalzare l'età pensionabile per le donne nel pubblico impiego (anche se ormai la cornice sembra definita: un anno ogni due, per raggiungere i 65 anni nel 2018). Se poi la questione delle bandanti sembra ormai risolta definitivamente, è invece aperta quella legata agli enti locali. «Il patto di stabilità interno - assicura il leader della Lega Umberto Bossi - si cambierà». Tra i capitoli che potrebbero essere rivisti quello relativo agli investimenti per evitare che i comuni virtuosi ci rimettano. Altro tema che interessa sempre il territorio, quello legato alla sanità: sarebbe infatti allo studio un nuovo patto per la salute, che punterebbe a rivedere i parametri di efficienza degli ospedali, a introdurre nuovi criteri nei bilanci ma che prevedrebbe tagli (anche dei posti letto) in caso di mancato rispetto dei paletti fissati da parte delle Regioni. Una rivoluzione in grado, stando ai primi calcoli, di far ottenere risparmi per 7 miliardi. Ma l'elenco delle novità attese non si chiude qui. Estensione della detassazione degli investimenti, possibili sconti fiscali in favore delle perdite accumulate dal sistema creditizio, nonchè il nodo della moratoria dei debiti delle imprese sono le altre questioni all'ordine del giorno.