Napolitano: «Riscoprire responsabilità comuni»
Dopodue giorni di appuntamenti saltati, di pranzi mancati, di incontri non tenuti, la premier dame è comparsa nella scena del vertice a Coppito. Bella ed elegante, in abito lungo di colore chiaro, la signora Sarkozy ha catturato da subito l'attenzione di tutti i curiosi. L'occasione è la cena offerta dal Giorgio Napolitano ai Grandi riuniti nella cittadella della Guardia di Finanza. Ben 43 gli ospiti che il presidente della Repubblica ha salutato uno ad uno - tra capi di Stato, di governo e altre personalità. Un unico grande tavolo rettangolare, al centro del quale si è seduto Napolitano. Di fronte a lui Silvio Berlusconi. Al fianco del capo dello Stato Nicholas Sarkozy e Dmitri Medvedev, ai lati del presidente del Consiglio Barack Obama e Muammar Gheddafi, messi in modo che i presidenti di Stati Uniti e Russia siano seduti uno davanti all'altro. Sorprendente come sempre nell'abbigliamento Gheddafi che si è presentato alla cena in una tunica damascata rossa e oro con copricapo intonato. Ben riconoscibile tra gli altri ospiti, il colonnello si è mescolato ai presenti scambiando qualche parola con alcuni leader africani. Prima di dare inizio alla cena, Napolitano pronuncia un discorso ufficiale di saluto a tutti i leader presenti. Viviamo in un mondo globalizzato, dice il capo dello Stato, come dimostra la crisi economica e finanziaria, e bisogna trarne le conseguenze. Per garantire gli scambi e anche la pace globale, non bastano «intese immediate e parziali». Occorre riscoprire «le grandi responsabilità comuni». Occorre puntare alla più ampia collaborazione fra le Nazioni, alla riconciliazione e cooperazione fra civiltà. Così si può far rinascere la speranza, conclude Napolitano lodando la sensibilità dei Grandi per aver accettato di riunirsi nella zona terremotata. Ad accogliere tutti gli ospiti del presidente della Repubblica una lunghissima tavola, imbandita con una maxi-tovaglia dalle misure davvero imponenti: 17.30 metri di lunghezza di lino bianco per 2.80 metri di larghezza. Tutti i leader prima di entrare fanno la foto di gruppo con Napolitano. La sessione (anzi, la tavolata) è allargata c'è Gheddafi, appunto, in caftano rosso damascato, e poi i capi di governo europei invitati dalla presidenza italiana per le sessioni allargate: lo spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero, il danese Lars Lokke Rasmussen, il turco Recep Tayyip Erdogan. Strette di mano e abbracci di Berlusconi, in particolare con Mubarak e con il brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Prima del pranzo - a cui sono presenti anche il ministro degli Esteri Franco Frattini, dell'Economia Giulio Tremonti e il governatore di Bankitalia Mario Draghi - un aperitivo di benvenuto e un omaggio musicale con un soprano, accompagnato da un violino.