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"Rischio scontri": arrestati in ventuno

Torino, scontri con la polizia al G8 Università

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C'era il rischio di «reiterazione dei reati in vista dell'imminente apertura dei lavori del G8». Per questo motivo, la Procura di Torino ha disposto 21 misure di custodia cautelare - 16 in carcere, 5 ai domiciliari - per gli scontri del G8 delle Università. Black block, no global, noti esponenti di spicco del mondo antagonista e dei centri sociali accusati di avere messo a ferro e fuoco il capoluogo piemontese, lo scorso 19 maggio, in occasione del summit dei rettori. In carcere, tra gli altri, Massimiliano Gallob, detto Max, uno degli esponenti più in vista dei disobbendenti veneti e autentica anima del centro sociale «Pedro», ed Egidio Giordano, uno degli esponenti dell'«Insurgencia» napoletana, che aveva già raggiunto L'Aquila. Il suo arresto è scattato questa mattina, a 48 ore dall'inizio del summit internazionale. Scene da guerriglia urbana, quelle di Torino, immortalate in una marea di foto e filmati. Ben 60 gigabyte di materiale, in cui i 21 «facinorosi» vengono ripresi mentre, armati di «spranghe e bastoni», si scagliano contro le forze dell'ordine schierate a protezione del Castello del Valentino, sede dell'incontro conclusivo tra i rettori delle università dei Paesi del G8. Intanto la notizia degli arresti, ieri, ha riscatenato l'Onda a Bologna e poi anche Roma, Napoli, Cagliari, Palermo. Da Torino si punta il dito contro il ministro Maroni ritenuto «il mandante di questa operazione che, oltre a reprimere il dissenso, compie una azione preventiva in vista dell'imminente G8 dell'Aquila». A Venezia una quarantina di aderenti al movimento si sono recati stamani in rettorato a Cà Foscari, hanno appeso uno striscione e avuto un incontro con il rettore Pier Francesco Ghetti al quale hanno espresso la loro contrarietà per un provvedimento ritenuto eccessivo. Contestazioni anche a Milano dove la Statale è stata occupata da alcune decine di studenti. A Genova irruzione alla conferenza strategica sul futuro della città. Studenti dell'Onda ma anche di Collettivi antagonisti cittadini hanno occupato il rettorato a Bologna. Occupato anche il rettorato a Pisa. Mobilitazione anche al Federico II di Napoli. Oltre un centinaio di studenti ha occupato il Rettorato per protestare.

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