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D'Alema prevede crollo del premier e scenari «imprevedibili»

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Siavvia «un periodo di incertezze e credo che nel Paese possano aprirsi scenari anche imprevedibili», ha detto l'ex premier in una intervista a una radio privata poco prima del suo intervento. Alla cronista che gli chiedeva di Berlusconi e di un suo eventuale declino D'Alema ha replicato sottolineando: «Stiamo in un momento del potere personale di Berlusconi che mostra anche però fragilità». Secondo D'Alema il suo declino «sarà complesso, frammentario: l'uomo non vuole mollare ma al tempo stesso è sempre più debole». Quindi «ci sarà un periodo di incertezza e nel Paese possono aprirsi anche scenari imprevedibili». Non sono mancate le staffilate rivolte dall'ex premier anche agli esponenti del suo partito. «A Berlinguer, Amendola dava fastidio; ma non gli è mai venuto in mente di mandarlo via». È questo l'esempio citato da D'Alema riguardo alla candidatura che Dario Franceschini ha lanciato per il rinnovamento e contro il «vecchio». «Un gruppo dirigente che per sopravvivere fa la guerra alle maggiori personalità del suo partito - ha detto D'Alema - è un gruppo dirigente modesto, non migliore». D'Alema ha sottolineato di ritenere «sconcertante che dopo che uno non ha fatto altro che aiutarlo, invece di dirti grazie» faccia una candidatura di questo tipo. «Bisogna ritrovare - ha concluso - un modo diverso di stare insieme». Per questo, a suo avviso, la persona più indicata per la segreteria del Pd è Pier Luigi Bersani.

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