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Adinolfi: «C'è solo una proposta libera, la mia»

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Sonoorgoglioso di aver presentato l'unica candidatura libera, figlia della base del Partito democratico». Mario Adinolfi, membro della direzione nazionale del Pd e candidato alle prossime primarie, rivendica l'autonomia della sua battaglia per la segreteria del Pd al congresso d'ottobre. «Adesso almeno il quadro è chiaro, sarà un congresso con le solite componenti a darsi battaglia, più un under 40 che proverà ad aprirsi la strada senza ricorrere a protezioni, sperando che i media non continuino ad ignorare l'unica candidatura che, peraltro, ha già depositato e presentato ai circoli del Partito democratico la propria mozione congressuale». «Auguri a tutti i miei avversari, sarà una battaglia complicata, se fosse solo un battaglia di idee sarei tranquillo, le macchine organizzative però già sferragliano e io assicuro che i rappresentanti della mia mozione sul territorio faranno molta attenzione alle grandi manovre sul tesseramento che -conclude Adinolfi- sembrano già essere partite». Mario Adinolfi si era già candidato alle primarie del 2007, quelle plebiscitarie per Walter Veltroni. Attraverso la sua lista «Generazione U» aveva raccolto 5.906 cittadini, lo 0,17%, e si era piazzato immediatamente dopo i big Enrico Letta, Rosy Bindi e Veltroni appunto.

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