Bossi: «In Vaticano i clandestini non entrano, i servizi contro Silvio»
«IlVaticano ha i suoi problemi e in Vaticano è vietato far entrare i clandestini», commenta il leader della Lega Umberto Bossi rispondendo alle critiche avanzate al pacchetto sicurezza dal monsignor Agostino Marchetto, segretario del pontificio Consiglio per i migranti. Il Senatur, arrivato in serata alla festa della Brianza ad Arcore, vicino alla residenza del premier, si è detto «soddisfatto» del decreto appena approvato. «Meno male - ha commentato con i cronisti che lo aspettavano sotto il palco da dove terrà un breve discorso -, sapevamo che sarebbe passato». Il segretario della Lega ha quindi elogiato gli alleati di governo che «erano d'accordo fin dall'inizio e hanno mantenuto la parola data facendo passare la legge. Se si riempie casa nostra di clandestini non si riesce più a venir fuori dal pasticcio che si crea. Quando si fanno venir persone a casa propria si sa già come va a finire: bisogna dargli la casa gratuita e alla fine la gente lavora per pagare l'interesse di altri». Il Senatur da anche un consiglio al premier: «Invece di farsi accompagnare dai servizi segreti, è meglio farsi accompagnare dalla gente della Lega e dalla polizia normale come faccio io, i servizi sono una brutta roba. Sono i servizi che sono sempre dietro a queste porcate, una volta usavano le bombe, ora usano le donne...». Ed aggiunge: «Non credo nemmeno a una parola sulla faccenda delle donne. Io non riesco mai ad essere solo neppure quando vado al cesso, figuriamoci lui. Magari avesse tempo per fare quello che si dice. Glielo auguriamo, ma mi sa che è solo una pompata fatta in campagna elettorale dagli altri. In politica è importante quello che si fa e Berlusconi lavora, lavora tanto». Tornando al pacchetto sicurezza, il ministro dell'Interno Roberto Maroni replica alle critiche di esponenti della Chiesa e dell'opposizione, mentre dalla Santa sede il portavoce Padre Federico Lombardi fa sapere che dal Vaticano in quanto tale non c'è stata nessuna presa di posizione ufficiale sull'argomento. Tuttavia ora è la Cei ad esprimere delle perplessità sul provvedimento: accoglienza e sicurezza sono «azioni convergenti e irrinunciabili». Maroni parla di «solita liturgia», rispondendo a chi gli chiede un commento sulle parole di monsignor Agostino Marchetto e di «pregiudizio politico e ideologico» riferendosi all'opposizione. «Gli elogi - aggiunge - sono enormemente superiori alle critiche, in quantità e in qualità. Ci sono norme che penso che anche chi ha criticato qualche passaggio dovrebbe apprezzare. Per esempio, la norma che toglie la potestà genitoriale a chi sfrutta i minori, a chi li manda ad accattonare o a rubare: mi domando se chi ha definito come legge razziale questa norma condivida la misura che abbiamo inserito. Ci sono norme che aumentano il contrasto alla mafia, che rendono più duro il carcere per i mafiosi: penso che chi ha criticato il pacchetto, o non ha letto queste norme oppure dovrebbe ripensare alle sue critiche. Ci sono norme che rendono più efficace il contrasto alla criminalità di strada: sono sicuro che chi ha criticato il ddl queste norme non le ha lette».