La Consulta alla Gelmini: «Tocca alle Regioni tagliare gli istituti»»
Igiudici della Consulta hanno di fatto salvato, ritenendolo di competenza esclusiva statale, l'impianto complessivo degli interventi contenuti nel decreto sullo sviluppo economico di cui, però, sono stati bocciati due punti: la definizione tramite regolamento ministeriale di criteri, tempi e modalità per ridimensionare la rete scolastica; l'attribuzione anche allo Stato (e non soltanto alle Regioni) delle misure necessarie a ridurre i disagi causati dalla chiusura o accorpamento di scuole nei piccoli comuni. È stato «conservato l'impianto del riordino del sistema scolastico» e «i punti giudicati incostituzionali sono marginali», ha commentato il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini. «Prendo atto con soddisfazione delle decisioni assunte dalla Corte Costituzionale - ha detto - posto che è stata riconosciuta la legittimità costituzionale dell'impianto complessivo dell'articolo 64 del decreto legge 112». «La sentenza - ha, invece, affermato la deputata del Pd Manuela Ghizzoni - dichiara l'illegittimità costituzionale del famigerato articolo 64 della manovra estiva dello scorso anno. La Gelmini e tutto il governo davanti alle proteste e ai rilievi dell'opposizione e del mondo della scuola non si sono mai fermati. Ora questa tracotanza trova una netta battuta d'arresto».