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L'intervista Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato: «Si è aperta una nuova stagione»

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PresidenteGasparri, quello che vi siete detti deve aver fatto piacere al premier dato che ha voluto aprire la conferenza stampa a Coppito parlando di ddl sicurezza. «Certo. È stato così. Dopo tanto tempo ce l'avevamo fatta. Il testo era diventato legge. A quel punto gli ho consigliato di parlarne in conferenza stampa perché un risultato così è motivo di orgoglio per tutto il governo e soprattutto per lui che ne è stato un artefice fondamentale. Poi se mi chiede cosa abbia detto esattamente durante la conferenza stampa, questo non lo so». Facendole una sintesi, ha commentato: «È un provvedimento che ho voluto fortemente» «Ha ragione. Per esempio, senza il suo prezioso contributo non saremo mai riusciti a chiudere degli importantissimi accordi con la Libia di Gheddafi. È grazie al suo impegno se oggi riusciamo a respingere i clandestini che entrano nel nostro Paese». Eppure sulla questione immigrati anche la Lega vanta una sorta di genitura. «Terreno sbagliato. Le dico che questa legge è il frutto di un grandissimo lavoro di collaborazione dove entrambi i partiti hanno portato il proprio contributo. E poi mi creda finiamola di parlare di scontri tra Pdl e Lega. Quella stagione è finita. Poi un discorso è la propaganda che ognuno fa del testo, un discorso sono i programmi di governo». Che cosa vorrebbe dire? «Se dovessi fare propaganda le direi che la lotta all'immigrazione clandestina è sempre stata una battaglia di Alleanza nazionale e del suo presidente Fini. Come anche l'inasprimento del 41 bis ovvero del carcere duro per chi compie crimini di mafia. E, se volessi essere ancora più esplicito, le direi anche che abbiamo reiserito il reato di oltraggi a pubblico ufficiale che la Lega nel 1999 contribui a eliminare. Ma questa è acqua passata. Ora dobbiamo solo guardare al risultato ottenuto, e lo ribadisco: è un risultato di tutti». Nemmeno sulle ronde riconosce un merito alla Lega? «Ancora? Oggi il merito è di tutti. Perché anche in quel caso, l'idea è si partita dal Carroccio ma è stato il ministro La Russa a chiedere che fossero composte da ex Forze dell'ordine e che fossero riconosciute dai sindaci e dai prefetti. Vede, anche in questo caso c'è stato un lavoro di squadra. Un lavoro portato avanti da un governo che sa collaborare e che rispetta il programma presentato agli elettori». Ale. Ber.

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