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Azioni «diffuse» da Vicenza all'Abruzzo per contestare i potenti della terra

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Igruppi antagonisti sono pronti a manifestare anche a L'Aquila durante il G8. Per ora è solo un'intenzione da parte dei gruppi più estremisti. Sicuramente simpatizzanti dell'area sindacale dei Cobas parteciperanno alla fiaccolata indetta dalla popolazione terremotata per la notte tra il 5 e il 6 luglio alle 3,32 per ricordare il terzo mese dalla scossa sismica. Ma quel giorno e a quell'ora a Coppito, sede del vertice, ci sarà solo qualche peones delle delegazioni dei Paesi del G8. Ma la Rete no global si ritroverà domani a Vicenza per la manifestazione organizzata da No dal Molin per protestare contro l'ampliamento della base Usa. Qui si ritroveranno gruppi storici a partire da quelli che hanno come portavoce Luca Casarini: «Obama ha già avuto una apertura di credito al momento della sua elezione, ma adesso deve dimostrare che non è stato un fuoco di paglia». Questo corteo è considerato dal Vimimale a rischio per il pericolo di infiltrazione di black bloc. I controlli alle frontiere dovrebbero limitare però l'arrrivo di estremisti da altri Paesi europei. La parola d'rodine però è semrpe quella di voler violare i confini della base americana. Il 7 luglio è Roma la città scelta dalla Rete No G8 per «accogliere» i grandi della terra. Sono previste «iniziative diffuse» e «piazza sociali anti crisi». Anche questa data è considerata a rischio incidenti e la questura di Roma sta già predisponendo un'ordinanza per garantire il rispetto dell'ordine pubblico. Analoghe manifestazioni sono state organizzate per 7 e l'8 a Napoli, Bologna, Milano, Ancona e Palermo. Le parole d'ordine contro il G8 sono «indiganzione contro la crisi, la militarizzazione, la discoccupazione». A L'Aquila che non avrà una vera e propria zona rossa ma semplicemente strade interdette verso la caserma della Guardia di Finanza, sono previste una serie di iniziative. Il 7 luglio al Parco Unicef de L'Aquila andrà in scena il primo forum sulla ricostruzione sociale di tutti i comuni del Cratere. Una manifestazione pacifica, di studio e aperta a tutti che vedrà la presenza delle istituzioni e anche dei rappresentanti della Fiom-Cgil e di partiti politici come Rifondazione comunista. Sabato 10 luglio la Rete No G8 sarà presente nel capoluogo abruzzese con quella che viene presentata come una marcia pacifica per esprimere solidarietà ai terremotati e il dissenso contro la crisi. Mau.Pic.

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