"Serve un'accelerazione per recepire le leggi Ue"
«E adesso i Paesi membri recepiscano le nostre direttive». Parla da Stoccolma Antonio Tajani. Il vicepresidente della Commissione europea con delega ai Trasporti è nella più grande città della Scandinavia per l'inaugurazione del semestre di presidenza svedese dell'Ue. Con una mano saluta. Con l'altra tiene stretto il cellulare che un minuto dopo l'esplosione a Viareggio è diventato incandescente. Commissario Tajani, lei ha parlato di controlli per la manutenzione fatti «a vista». Cosa intende? «Attenzione, ci sono diversi tipi di controlli. Questi vagoni sono di proprietà americana e dati ad altre società di gestione. I controlli a vista sono quelli che deve fare il personale delle Ferrovie, mentre un controllo strutturale a raggi X spetta alla società di gestione. Se i controlli sono stati fatti a dovere non tocca però all'Europa dirlo. Noi cerchiamo solo di dare buone regole». Per esempio? «Per quanto riguarda i controlli di manutenzione la direttiva europea del 2008 110/CE stabilisce che un responsabile sia nominato per ogni veicolo e iscritto in un registro nazionale». È stata recepita? «Gli Stati membri devono farlo entro il dicembre del 2010». Ma intanto Viareggio è in lutto. «Al prossimo Consiglio dei ministri dei Trasporti chiederò di accelerare i tempi, per recepire la norma il prima possibile. Ho parlato con la presidenza svedese, con il ministro Asa Torstensson, e ha dato parere favorevole. Anche perché nel 2010 si parte con la liberalizzazione del trasporto dei passeggeri». Ma le attuali norme europee, in termini di sicurezza, sono sufficienti? «Non dobbiamo mai accontentarci. Possiamo anche rafforzare le leggi». Maroni dichiara: «Le norme europee sono inadeguate o non rispettate». «Maroni non punta il dito contro le leggi europee. Ha detto: vediamo se funzionano. Non facciamoci prendere dal panico. Gli incidenti possono capitare, ma non credo siano provocati da regole obsolete o non buone. Dobbiamo ringraziare chi come i vigili del fuoco è intervenuto tempestivamente sul luogo della tragedia anche con lo staff della comunicazione che ha informato i cittadini intempo reale. Per il dramma di Viareggio verificheremo le cause solo dopo aver ricevuto la relazione dell'Agenzia italiana». Tecnologia e sicurezza sui treni. L'Italia è al passo con i tempi? «Non è di certo indietro. Si sta provvedendo ad ammodernare la rete ferroviaria, ma a riguardo parlano i dati: abbiamo un basso numero di incidenti, più basso della media europea». Anche il traffico nei cieli in questi giorni occupa le prime pagine dei giornali. «Purtroppo ci sono stati due bruttissimi incidenti aerei». L'ultimo è quello della Yemenia Air, decollato a Parigi. «L'Europa ha approvato una riforma per innalzare il livello di sicurezza aerea. Abbiamo una black list per gli aerei non conformi alle nostre regole». Basta? «No, infatti propongo una black list valida in tutto il mondo. La presidenza svedese è d'accordo. La lista nera mondiale delle compagnie aeree è la soluzione. Di fronte alle vite umane non ci sono interessi economici che tengano».