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«Persepolis 2.0» per diffondere la protesta

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L'ideaè venuta a due studenti iraniani - si firmano Payman e Sina - che hanno ripreso il Persepolis di Marjane Satrapi, la graphic novel diventata nel 2007 un fortunato film d'animazione, e riadattato il testo dei dialoghi dei protagonisti, ancorandolo alle ultime due settimane di proteste a Teheran. È nato così Persepolis 2.0: immediato il successo in rete, con altri artisti e semplici utenti che hanno iniziato ad inviare quotidianamente una striscia. I fumetti sono visibili sul sito web www.spreadpersepolis.com. Persepolis 2.0 inizia il 12 giugno, il giorno delle elezioni, con alcune donne che vengono espulse da un seggio: «Non potete votare per Mousavi», dice (in inglese) una donna alle elettrici che vogliono dare il proprio consenso al candidato riformista. La giornata si chiude con la gente che festeggia la vittoria di Mussavi, ma la radio ne annuncia la sconfitta. Giorno dopo giorno la situazione diventa sempre più tesa, fino agli scontri ed alle uccisioni del 20-21 giugno. Il fumetto si conclude con l'invito a sostenere gli iraniani e a diffondere questo messaggio in tutto il mondo. «Non piangere Neda, non sei morta invano», dice Dio alla ragazza che tiene tra le braccia nell'ultima striscia.

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