Concita fischiata dai suoi lettori
«Cinquanta minuti di ritardo. Non mi sembra per nulla "democratico" l'atteggiamento della signora Concita De Gregorio». Adalberto è furioso. Era giunto puntuale alle 21 per ascoltare il dibattito con il direttore de L'Unità e con lui un'altra cinquantina di persone. Per fortuna nessuno gli ha detto che in realtà la De Gregorio era arrivata alle 21.25 e prima di salire sul palco si era fatta un giro per i vari stand gastronomici. Ma qualcuno deve essersene accorto tanto che, appena salita sul palco, dalla platea sono arrivati i fischi. E non si tratta di fischi qualunque visto che l'incontro si è svolto alle Terme di Caracalla, all'interno del «Democratic Party». Già, proprio la vecchia e tanto amata «Festa dell'Unità». Insomma, la De Gregorio giocava in casa. Un casa un po' in confusione visto che, arrivando, una volontaria si scusa con i visitatori: «Non abbiamo i programmi, dobbiamo ancora stamparli». Strano per un partito che ha fatto dei programmi e dell'organizzazione un motivo di vanto. Per non parlare poi dello slogan pensato per l'occasione: «Mescolati, non agitati». «Che vuol dire? Forse è un augurio per il futuro dato che ad ora nel Pd vivono ancora le correnti» commenta Giovanna, una nostalgica della sinistra dura e pura. Ma siamo solo all'inizio, il «Party» che durerà per un mese, ha ancora tempo per migliorare.