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Il G8 dell'Aquila è già iniziato

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Il G8 dell'Aquila è iniziato. Certo, sulla carta comincerà solo tra dieci giorni. Ma di fatto, partecipando al consiglio Nato-Russia di ieri a Corfù, Silvio Berlusconi, unico premier presente sull'isola greca, ha aperto i lavori. E ne ha impresso la linea per il futuro vertice. Aveva già dettato uno stile da seguire, spostando la sede del vertice dalla lussuosa La Maddalena al luogo del dolore, il capoluogo abruzzese colpito dal terremoto dell'aprile scorso. Non si tratta solo di una questione formale perché in politica la forma coincide sempre con la sostanza. E la sostanza del vertice del prossimo mese sarà un summit di decisioni concrete, come ha spiegato lo stesso Berlusconi ieri a Corfù agli altri leader Nato. Decisioni concrete soprattutto per chi è rimasto indietro, per chi soffre, per quei pezzi di pianeta che patiscono la fame, per chi è azzoppato dalla crisi. La cifra del G8, scolpita ieri a Corfù, sarà anche il disgelo. Disgelo non solo tra Stati Uniti e Russia, visto che Obama volerà a Mosca prima dell'8 luglio (dopo il summit invece andrà in Africa a riscoprire le sue radici). Disgelo tra i leader. Quella che si potrebbe aprire è dunque una nuova diplomazia soprattutto tra i Grandi. Più concreta, più informale, con meno inutili dettagli e pompose dichiarazioni che sono inni alla vacuità. Una nuova diplomazia che piace a Obama e Putin. E che ha un conclamato campione: Berlusconi.  

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