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Il premier non sapeva delle donne a pagamento

Il Presidente Silvio Berlusconi in una immagine scattata il 31 maggio 2009 davanti all'ingresso dell'Hotel Palace di Bari, di fronte al premier Patrizia D'Addario

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Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini si sentivano spesso, anche al telefono. Tarantini considerava il premier suo amico e con lui si distraeva parlando anche di argomenti frivoli. Il re delle protesi non sapeva però che i suoi telefoni erano sotto controllo per un presunto giro di mazzette legato all'attività della sua società barese, la Tecno Hospital. Quindi, le sue conversazioni conviviali con il premier sono state registrate dalla Guardia di finanza che le ha fatte ascoltare al pm inquirente, Giuseppe Scelsi. Allo stesso magistrato sarebbe stato consegnato oggi altro materiale, tra cui audiocassette, da parte di Patrizia D'Addario. Il particolare delle frequentazioni telefoniche tra Tarantini e Berlusconi emerge dall'indagine alla procura di Bari sul giro di ragazze che l'imprenditore trentaquattrenne barese avrebbe inviato, pagandole, a feste organizzate anche a palazzo Grazioli e a villa Certosa. Sul fatto che le ragazze fossero pagate - giura Tarantini - il presidente Berlusconi non sapeva assolutamente nulla. In sostanza, come emerge dall'inchiesta barese, il rampante imprenditore avrebbe portato con sè ragazze bellissime e disponibili per compiacere i potenti, dei quali conosceva i punti deboli, per poi trarre vantaggi per la sua attività imprenditoriale. Lo avrebbe fatto con Berlusconi e ne avrebbe parlato con il vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo del Pd.   Una di queste ragazze, la barese Patrizia D'Addario, di 42 anni, ha raccontato prima ai magistrati e poi al "Corriere" di essere stata a due feste nella residenza romana del premier e di aver avuto con Berlusconi un rapporto sessuale la sera del 4 novembre 2008, quando è stato eletto il presidente statunitense Barack Obama. La donna, escort di professione, ha detto anche ai magistrati di voler denunciare i fatti perchè Berlusconi non ha mantenuto la promessa di sbloccare gli ostacoli legati ad un residence che D'Addario voleva costruire a Bari. Sul punto la verità di Tarantini è un'altra. Pare che la donna - dicono dal suo entourage - gli avesse dato un ultimatum chiedendogli soldi per non rivelare alla stampa della notte a palazzo Grazioli della quale, gli aveva detto, «ho foto e registrazioni audio». Tarantini non ha ceduto, forse sottovalutando la minaccia, e ha lasciato stare, fino a quando D'Addario ha denunciato i fatti alla procura e alla stampa. Intanto la maggioranza passa all'attacco. «Purtroppo siamo solo all'inizio dell'inchiesta di Bari, perchè altrimenti avremmo potuto sfruttare il fatto che c'è un forte coinvolgimento della sinistra, che comunque con il tempo verrà fuori», accusa Italo Bocchino ospite di Titoli Red Tv. «C'è un'inchiesta dove sono indagati pezzi del Pd e c'è un accusa che riguarda l'imprenditore Tarantini che pare utilizzasse il metodo delle ragazze per avere favori dai politici. Altro - sottolinea - è quello che riguarda Berlusconi, un rapporto personale è una cosa, mentre qui si tratta di farsi agevolare da chi lavorava per la regione Puglia».

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