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Il ministro Frattini: "l'invito al G8 è declinato"

Proteste in Iran

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{{IMG_SX}}L'ultimatum di Frattini, non ha sortito alcuna risposta dal governo di Teheran. La partecipazione dell'Iran al G8-Esteri di Trieste non è confermata. Con la repressione sanguinosa delle proteste di Teheran e una sempre più intransigente reazione dei partner Ue, l'Italia fa ormai grande fatica a mantenere aperta la porta del G8 di Trieste per il regime degli ayatollah. Così, per avvicinarsi a Francia, Germania e Regno Unito, e per far fronte ai mal di pancia interni alla sua stessa coalizione di governo, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha lanciato ieri mattina un - seppur garbato - ultimatum. «Oggi siamo a lunedì, quindi è ovvio che si ritiene implicitamente declinato l'invito se non arriva una risposta» aveva dichiarato Frattini in mattinata, in merito alla partecipazione iraniana alla riunione allargata dei ministri degli Esteri del G8, in programma da giovedì a sabato. «Avevo invitato il mio collega Manucher Mottaki - aggiunge ai microfoni del Tg1 delle 20 - credo che (non venendo, ndr) lui abbia perso un'opportunità, che l'Iran abbia perso l'opportunità di partecipare a questo evento». «Se entro oggi non ci sarà una risposta, interpreteremo questa non risposta con una non disponibilità a partecipare all'evento» conferma il portavoce del ministero degli Esteri, Maurizio Massari. Sul fronte interno alla maggioranza, il presidente della Camera Gianfranco Fini torna a incalzare Frattini, ripetendo che «non possiamo tacere di fronte a quello che sta accadendo». Teheran prende tempo. Un portavoce di Manucher Mottaki fa sapere che su Trieste per il momento non c'è alcuna decisione e si rimanda alla fine della settimana iraniana, venerdì. Giovedì sera si inizierà con un pranzo di lavoro dei ministri degli Esteri del G8 (Hillary Clinton assente, in seguito a una recente operazione al gomito). L'Unione europea ha respinto le accuse iraniane di aver interferito nelle elezioni presidenziali bollandole come «prive di fondamento e inaccettabili». Da più parti si teme che il governo voglia espellere gi diplomatici dei Paesi occidentali considerati «nemici». E Obama terrà oggi una conferenza stampa al centro della quale c'è proprio il dossier Iran.

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