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Franceschini: "Comincia il declino della destra"

Dario Franceschini e Silvio Berlusconi

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{{IMG_SX}}L'astensionismo, fantasma che aveva terrorizzato il Pd al primo turno, diventa il miglior alleato ai ballottaggi. Il Partito Democratico riesce a frenare, in parte l'emorragia che lo aveva colpito al primo turno. E il segretario Dario Franceschini si è lanciato in dichiarazioni trionfali: «È cominciato il declino della destra, chi non è andato a votare ha scelto di mandare un segnale molto chiaro al governo». Franceschini, che aveva giocato la campagna elettorale sul piano politico, preferisce anche nell'analisi finale alludere più che esplicitare un eventuale effetto dell'inchiesta di Bari sul voto. «Non per pigrizia ma per stanchezza — sostiene il leader Democratico — gli elettori hanno deciso di mandare un segnale molto chiaro alla destra, non andando a votare. È un segnale importantissimo per il Pd anche visto il vento di destra che soffia in Europa». Il Partito Democratico non gode di grande salute, ma «per noi questa è la base di partenza per portare avanti un percorso di cambiamento del Paese».

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