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Il Carroccio vince. I leghisti rifiutano le schede

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Datinon ancora definitivi, ma in grado di fornire una prima fotografia, provvisoria, del comportamento degli elettori. Dove il partito di Bossi è più forte o è cresciuto al primo turno, lo scarto tra quanti hanno votato per il ballottaggio e quanti hanno votato per i tre referendum è significativo, mentre dove il Carroccio ha una presenza meno incisiva lo scarto si assottiglia. In questa direzione sembrano essersi mosse, per esempio, Cremona e Padova, due città chiamate alle urne per eleggere il sindaco, dove al primo turno la Lega ha preso oltre l'11% e dove lo scarto negativo referendum-ballotaggio è attorno ai 4 punti percentuali. Significativo anche il caso di Ferrara, la città del leader del Pd Dario Franceschini, dove il Carroccio si è rafforzato (6,4% al primo turno) e che vede uno scarto di affluenza al voto di circa 2 punti tra referendum e ballottaggi. Lo scarto negativo emerge anche dall'andamento dei votanti registrato a Milano città per l'elezione del presidente della Provincia.

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