E nel duello di Bologna si tirano in ballo anche le ex
Cosìa cinque giorni dal ballottaggio che deciderà chi sarà il successore di Sergio Cofferati a Bologna, il confronto fra i due candidati sindaco diventa scontro aperto con accuse pesanti, querele e niente più faccia a faccia televisivi (così ha deciso Delbono). L'ultimo, ma in tempi separati (prima Cazzola poi Delbono), in serata: quattro domande a ciascuno, davanti ai «grillini» che sotto le due Torri sono riusciti a strappare il 3%. Cronaca di una giornata convulsa cominciata alle 8.30 per il match Cazzola-Delbono ai microfoni di Radio Città del capo. Dopo una domanda sul patteggiamento fatta da un ascoltatore, l'ex presidente del Bologna calcio ha perso la pazienza e replicato di «non avere nulla da nascondere e vorrei - ha aggiunto - che la stessa cosa fosse fatta in maniera chiara anche nei confronti di Delbono». La «cosa» in questione si riferisce alla vita privata dell'avversario, e in particolare alla «signora Cinzia che è la sua ex compagna e che ha tantissimo da dire in merito alla moralità di Delbono», ha ricordato Cazzola. Accuse vaghe spiegate meglio nel pomeriggio negli studi di Ètv: «Per quello che ne so io, per quanto riguarda vita, viaggi e spese ci sono state condizioni che non attenevano a un corretto utilizzo di denaro pubblico», ha chiarito riferendosi sempre all'ex dell'economista, sua collaboratrice in segreteria negli anni del lavoro in Comune e in Regione. Delbono che alle prime accuse, si è limitato a dire di «non aver niente da rendere conto per quanto riguarda la mia vita privata», poche ore dopo, attraverso una nota, ha alzato i toni: «Strumentalizzare la vita privata è segno di vigliaccheria».