Le alleanze nel Lazio hanno scatenato un botta e risposta tra il sottosegretario ai Beni e alle attività culturali Francesco Giro e il segretario de «la Destra» Francesco Storace.
«Evidentementenon sono stato convincente con gli amici dell'Udc — ha proseguito Giro — Sarebbe surreale fra un anno fare un accordo regionale con il partito di Casini quando per intere province l'Udc sarà o all'opposizione o al governo contro di noi. Lancio allora un appello al sindaco Alemanno e ai dirigenti del Pdl del Lazio a mobilitarsi per intercettare il voto centrista indispensabile per vincere le regionali del 2010. Occorre farlo modulando e talvolta ricalibrando le iniziative, i programmi e persino le prossime nomine locali all'interno del Pdl anche in chiave centrista, valorizzando quegli esponenti che storicamente hanno svolto a Roma e nel Lazio un ruolo importante nel dialogo con il mondo cattolico, riformista e sociale». Da Francesco Storace sono arrivate parole di fuoco. «Lo so, le parolacce non si dicono, ma stupidi non è proprio così grave se riferito agli strateghi del Pdl del Lazio. Si sono formalizzati gli apparentamenti per le amministrative di domenica prossima. E che ti fanno i geni del Pdl laziale? Dicono no, per faide locali, ai voti de La Destra proprio a Guidonia. In una battaglia già complicata vogliono perdere a tutti i costi». Storace ricorda che il sottosegretario Giro «ha appena dichiarato che, visto il comportamento dell'Udc, è bene che il sindaco dia nomine a qualche centrista per recuperare voti. Non ho parole. Appena Alemanno trova il nome, gli dò anche la presidenza della commissione Roma Capitale. Non conta nulla e non so che farmene. Ho già dimostrato nella vita quali sono le cose che per me contano. Ma tutto questo è davvero senza senso».