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Csm: con il reato di clandestinità la giustizia rischia la paralisi

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L'introduzionedel reato di clandestinità porterà inoltre in molti uffici giudiziari a una «totale paralisi». Sono le principali critiche mosse dal Csm sul ddl sicurezza. Palazzo dei Marescialli sottolinea come la norma considerata lesiva dei diritti dei clandestini e dei propri figli si ponga «in contrasto con il diritto della persona minore di età alla propria identità personale e alla cittadinanza da riconoscersi immediatamente al momento della sua nascita»; principio sancito dalla Convenzione sui diritti del fanciullo di New York ratificata dall'Italia. Per i consiglieri si verrebbe a determinare una «iniqua condizione» del figlio di stranieri irregolari, il quale verrebbe ad essere non solo «privato della propria identità ma essere più facilmente esposto attraverso falsi riconoscimenti da parte di terzi, per figli illeciti e in violazione della legge» ad adozioni illegali. I clandestini adulti invece, evidenziano i consiglieri nel parere, vengono lesi nel loro diritto alla salute e altri beni tutelati dalla Costituzione. Il nuovo reato di clandestinità, avverte il Csm avrà una «inevitabile incidenza negativa sull'accesso a servizi pubblici essenziali» come il diritto alla salute degli immigrati non dotati di valido titolo di soggiorno.

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