La partita elettorale è aperta «Monitoriamo la situazione»
LaCasa Bianca, che era rimasta galvanizzata dall'alta affluenza ai seggi, ha esaminato con preoccupazione le accuse di irregolarità nel voto mentre a Teheran vanno in scena le proteste contro l'annuncio della rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad. «Come il resto del mondo siamo rimasti colpiti dal vigoroso dibattito e dall'entusiasmo generato dalle elezioni in Iran, particolarmente tra i giovani», ha detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs senza mai nominare Ahmandinejad: «Continuiamo a monitorare da vicino l'intera situazione, comprese le accuse di irregolarità». In Canada, affiancata dal collega canadese Lawrence Cannon, il segretario di Stato Hillary Clinton ha auspicato che l'esito del voto in Iran «rifletta la genuina volontà e il desiderio del popolo iraniano». Gli Stati Uniti «come il resto del mondo seguono l'evoluzione della situazione in Iran e aspettano di vedere cosa deciderà il popolo iraniano». Come dire che, agli occhi di Washington, la partita elettorale è ancora aperta.