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La Lega s'incontra a Pontida Maroni: "Vogliamo le ronde"

Il leader del Carroccio Umberto Bossi a Pontida (Bergamo) sul palco insieme con Roberto Calderoli e Roberto Maroni durante la manifestazione della Lega nord dell'anno scorso

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{{IMG_SX}}Umberto Bossi, dal palco di Pontida, ribadisce più volte il ruolo della Lega nel governo e dichiara senza mezzi termini: "Siamo fondamentali per governare". Questo sia perchè "i nostri ministri sono bravi", sia perchè "la Lega continua a crescere. Ha creato una grossa classe dirigente e anche per questo siamo diventati fondamentali".  "Noi non abbiamo fatto la Lega per vincere qualche elezione, l'abbiamo fatta per la nostra libertà»: lo ha detto Umberto Bossi dal palco di Pontida. «Il federalismo - ha aggiunto - è l'unica possibilità per risolvere i problemi del Paese, del Nord come del Sud".  «L'accordo con Berlusconi è stata un'occasione non per diventare ministri ma per fare il federalismo, bisogna dare atto a Berlusconi di avere mantenuto la parola». «La Lega è determinante e fondamentale per il governo, adesso tutti si dichiarano federalisti ma noi abbiamo ottenuto il nostro risultato con il governo», ha concluso Bossi. Il leader della Lega Nord Umberto Bossi conferma l'impegno del suo partito a favore del candidato del centrodestra alle provinciali di Milano Guido Podestà. «Berlusconi ha presentato il suo candidato per Milano e noi abbiamo fatto un accordo con lui. Non vogliamo più quello di prima che si mette di traverso a tutto ciò che propongono la Moratti e Castelli. C'è bisogno della BreBeMi e il nuovo presidente della Provincia ci aiuterà ad averla. Lui ascolterà anche le cose che diciamo perchè noi lo aiutiamo a prendere i voti», ha concluso Bossi. Dal palco di Pontida Umberto Bossi è tornato a lanciare la battaglia leghista per i salari differenziati. "Meno soldi allo Stato e più in busta paga": è stato lo slogan che ha lanciato. "Federalismo - ha aggiunto - vuol dire vittoria della periferia produttiva sul centro romano. Voi siete i lavoratori più bravi e più produttivi del mondo e siete sottopagati. In questo c'è qualcosa che non va bene e che deve essere rimesso a posto".   La Lega è soddisfatta degli obiettivi che è riuscita a raggiungere nel primo anno di governo e da Pontida riconosce l'importanza che per questo hanno avuto gli alleati, in primis Silvio Berlusconi. Il ministro Maroni ha spiegato che «siamo soddisfatti di questo anno di governo». «Abbiamo realizzato tutto quello che volevamo realizzare - ha aggiunto - grazie alla leale collaborazione degli alleati e in primo luogo di Silvio Berlusconi». Maroni ha spiegato che «gli alleati hanno condiviso le nostre richieste e le nostre proposte e questo è il viatico migliore per completare la legislatura e realizzare tutti i nostri obiettivi». A una domanda invece su Berlusconi e l'opposizione, il ministro dell'Interno ha preferito non rispondere. Il ministro dell'Interno ha spiegato in particolare che la Lega «è molto soddisfatta del primo anno di governo. Abbiamo rispettato il programma e realizzato le cose più importanti come il federalismo fiscale e il pacchetto sicurezza. Di questo dobbiamo dare atto agli alleati e in particolar modo al presidente del Consiglio. Anche il risultato elettorale della Lega conferma che le nostre scelte sono state giuste». Le critiche non spaventano il ministro dell'Interno Roberto Maroni che sui temi della sicurezza e dell'immigrazione promette «di andare fino in fondo. Finchè in giro ci sarà un clandestino o un criminale non molleremo». «Noi vogliamo che i cittadini possano affiancare le forze dell'ordine nelle città. Ci dicono che vogliamo le ronde, ebbene sì, vogliamo le ronde». Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel suo intervento sul palco di Pontida per il raduno della Lega Nord. Maroni ha anche annunciato che è già pronto il regolamento che permetterà ai cittadini di affiancare le forze dell'ordine: «il resto sono solo chiacchiere, noi non ci fermeremo anche se ci dicono di tutto e che vogliamo le camice nere, noi andremo fino in fondo per avere più sicurezza nelle città», ha concluso il ministro.

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