Berlusconi: "C'era un progetto eversivo per sostituirmi"
«Dietro le calunnie c'è un progetto eversivo. È chiaro...volevano farmi decadere, volevano sostituirmi con uno non eletto dalla maggioranza del popolo». Scende il silenzio nella sala affollata dai giovani di Confindustria nella giornata conclusiva del convegno di Santa Margherita Ligure. In prima fila, i vertici confindustriali, Emma Marcegaglia, Federica Guidi, Giampaolo Galli, trattengono il fiato. Ma il premier va dritto come un treno. Quel rospo, si capisce, ce l'aveva in gola dall'inizio del discorso. Nell'entourage avevano assicurato che non ci sarebbero stati strascichi polemici e invece a metà intervento ecco che Berlusconi erutta quel rovello. È uno sfogo liberatorio. Lascia intendere che dietro alla giostra mediatica di «veline, Mills e voli di Stato» c'era una manovra. «Se questa non è eversione...» insiste e la sala segue silente. Le bordate non finiscono qui in un discorso peraltro tutto dedicato alla politica del fare e della concretezza. Se la prende con quanti, soprattutto i giornali, continuano a intonare «la canzone del pessimismo» e allora rivolgendosi alla platea confindustriale: «Non date pubblicità a chi si comporta così». E poi: la stampa dipinge un'Italia che non è vera, che non è quella reale. In sala stampa i giornalisti rumoreggiano anche perché pochi minuti prima sono stati messi a dura prova da uno stringente servizio di sicurezza che voleva impedire l'accesso mentre il premier parlava. Nel tardo pomeriggio arriva una nota dello staff del premier in cui si precisa che la puntura sulla pubblicità di riferiva al leader del Pd Franceschini. Berlusconi ha parlato a tutto campo. A cominciare dal risultato «eccezionale» delle elezioni europee e amministrative. «Ora il Ppe è nella condizione di essere molto influente nelle decisioni. E in particolare il peso del Pdl potrebbe valere anche per l'elezione di Mario Mauro alla presidenza dell'Europarlamento». Ma Berlusconi ci tiene a sottolineare che le elezioni «hanno confermato che la maggioranza c'è e possiamo governare tranquillamente per altri quattro anni». Quanto al risultato delle amministrative «è stato un cataclisma per l'opposizione mentre il centrodestra è andato oltre il 50% dei consensi in molte situazioni con una media del 42%». A livello internazionale dice che l'Italia ha acquistato prestigio e a chi ironizza sui suoi approcci scherzosi con i leader esteri replica spiegando quella che lui stesso ha definito la «politica cucù». «Nella politica — dice — è come nella vita: se hai un cliente originale, come Gheddafi, lo devi prendere per il verso giusto». Il premier racconta del suo passato di presidente di Publitalia e mima diverse scenette di corteggiamento dei clienti. E aggiunge che è un po' come fare la corte alle ragazze: non gli puoi dire usciamo sabato, gli devi dire venerdì o sabato, così hanno la possibilità di scegliere e non ti possono dire di no». E ancora, ricordando il «cucù» alla Cancelliere Merkel, «con i Capi di Stato bisogna creare un rapporto. Guardate la Merkel... è una funzionaria che viene dal pubblico, dalla Germania Est. Ebbene dopo la cura a cui è stata sottoposta, di simpatia e di affetto, è cambiata, ora ci telefoniamo, mi chiama Silvio e ci mettiamo d'accordo». Lo stesso, dice Berlusconi, vale per Blair, Aznar, Bush, che sono convinto di poter considerare miei amici». Quanto a Gheddafi «va trattato come un cliente originale». Il premier ha affrontato il tema delle infrastrutture molto caro agli industriali. Ha annunciato che dopo il via libera del Cipe saranno inaugurati 19 nuovi cantieri, dal 1° settembre alla fine di novembre. Si è soffermato sulla ricostruzione dell'Abruzzo dopo il terremoto. «Entro fine novembre completeremo la consegna delle case agli sfollati. La consegna inizierà a partire dal 15 settembre, credo che sia un miracolo e riusciremo a farlo». Chi ha intenzione di ricostruirsi la casa da solo potrà beneficiare di un contributo statale fino a 150 mila euro e di 80 mila per le ristrutturazioni. Inoltre a L'Aquila, in occasione del G8, «abbiamo completato trenta appartamenti secondo le richieste dei Capi di Stato. Sono state ascoltate le indicazioni delle varie delegazioni e abbiamo coinvolto i migliori mobilieri italiani». Insomma tutto è pronto per il vertice e Berlusconi ha ribadito che nel programma è stata inserita anche la visita ai luoghi del terremoto. I vari Paesi potranno quindi contribuire finanziariamente alla ricostruzione e ristrutturazione di chiese e beni artistici. «Ho anche convinto Zapatero — ha rivelato il premier — a occuparsi della ristrutturazione di un forte spagnolo. L'ho convinto con gorgonzola e passito». Ai Capi di Stato Berlusconi consegnerà una sorta di «lista di nozze» con le opere da ristrutturare che richiedono fondi. Quanto a La Maddalena, entro l'anno saranno portate almeno otto manifestazioni del governo con incontri bilaterali con Paesi europei. Sulla crisi Berlusconi ha lanciato messaggi di ottimismo. «Nessuno rischia di morire di fame» e la riduzione dei consumi è «ingiustificata soprattutto se a cambiare abitudini sono i dipendenti pubblici che hanno avuto un aumento contrattuale del 3,6%, che non corrono il rischio di perdere il posto». Lo stesso vale per i pensionati e i dipendenti di aziende private «perché nessun imprenditore taglia posti qualificati». Chiama in causa le banche che «devono essere più coraggiose nel concedere il credito». E rivela di aver sollecitato l'ex presidente americano Bush che appena scoppiata la crisi finanziaria «era inerte» a intervenire.