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Accolto con troppi onori

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Era proprio necessaria accettare la comparsata del tendone verde eretto a villa Pamphili? Era proprio necessario, lui che non ha mai conosciuto la democrazia, tentare di farlo parlare addirittura nell'aula del Senato, l'assemblea più prestigiosa della libera Repubblica? Era proprio necessario dargli tanto spago da consentire che paragonasse con iattanza gli Stati Uniti al terrorismo di Osama bin Laden? Gli interrogativi potrebbero continuare ma, per carità di patria - è proprio il caso di dirlo -, non cito neppure la scempiaggine della laurea honoris causa in Diritto (!) dell'università di Sassari. Intendiamoci, non siamo così sprovveduti dal non sapere quali interessi economici, a cominciare dal petrolio dell'Eni, legano l'Italia alla Libia, e quale situazione geografica impone obbligatoriamente un buon rapporto per fare fronte all'immigrazione clandestina. Ma se le nostre autorità ritengono di ammansire l'uomo della tenda con accoglienze da operetta, si sbagliano di grosso. Sappiamo tutti di cosa sia capace il colonnello megalomane e quale sia l'abilità nel rilanciare la posta in gioco che già costa all'Italia 5000 miliardi di dollari. È vero che l'Italia si è resa colpevole di gravissimi misfatti nelle avventure coloniali sull'altra sponda del Mediterraneo. Ma il responsabile è stato il fascismo che non c'è più da sessant'anni, mentre ora siamo in un regime democratico che ha pubblicamente riconosciuto i torti del passato. E' sempre difficile fare il bilancio in termini di civiltà. Ma, nel tributare a Gheddafi onori che non sono stati mai rivolti ad alcun capo di Stato e di governo d'Europa e d'America, si è dimenticato di ricordare che gli italiani hanno lasciato in Libia splendide terre agricole, belle cittadine mediterranee, e opere pubbliche mai più imitate. La contropartita di tutto il ben d'Iddio che abbiamo lasciato al popolo libico è stata l'espulsione di migliaia di italiani integrati nelle regioni di cui erano divenuti a tutti gli effetti cittadini grazie a un lavoro non indifferente. Le ragioni politiche ed economiche dei rapporti tra Stati devono essere tenute in conto C'è tuttavia modo e modo per considerarle. L'Italia che oggi si inchina al colonnello libico non onora certo i valori dell'occidente.

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