Ue, Ppe al record storico dei seggi
Sullabase dei primi dati definitivi e degli exit poll, si profila un ritorno del Partito Popolare europeo a prima forza dell'Europarlamento dopo l'affermazione nei principali Paesi, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania all'Italia. Affermazione della destra radicale in Austria e Ungheria mentre l'opposizione socialista del Pasok si è imposta in Grecia. Nei Paesi scandinavi affermazione dei socialdemocratici in Danimarca e Svezia, ma in Finlandia avanzano i partiti euroscettici. In Francia nuovo trionfo per i gollisti di Nicolas Sarkozy, con l'Ump oltre il 28% e in una nuova dura batosta per i socialisti poco sopra al 16%, insidiati dai verdi ecologisti, indietro di circa un punto. In Germania punita la «Grosse Koalition» guidata da Angela Merkel. In molti Paesi dell'Ue trionfano inoltre formazioni euroscettiche o di estrema destra. Il Ppe si conferma il primo gruppo al Parlamento europeo con 263-273 seggi, mentre il gruppo dei socialisti subisce un forte ridimensionamento attestandosi, nelle prime stime a 155-165 seggi. Buona affermazione dei Verdi che si aggiudicano 52-56 seggi. Si delinea chiaramente quindi un risultato complessivo negativo per i socialisti europei. «Stasera, è una serata molto difficile per i socialisti di numerosi paesi d'Europa», ha riconosciuto con amarezza il capogruppo socialista uscente al Parlamento europeo, Martin Schulz. Con un messaggio ai militanti socialisti via video da Berlino, Schulz ha assicurato che i socialisti continueranno a «battersi per una democrazia sociale in Europa». Secondo quanto indica il Parlamento europeo nel proprio sito web l'ultima stima del tasso di affluenza alle urne nei 27 paesi della Ue è del 43,55%, minimo storico del tasso di partecipazione degli elettori.