Oggi seggi aperti fino alle 22 Poi via a exit poll e scrutini
Affluenza in calo per le elezioni europee. Ieri sera alle dieci è stata del 17,8%. Nella precedente tornata elettorale per le europee, nella quale pure si votò di sabato pomeriggio e domenica, alle 22 del sabato aveva votato il 20,5 % degli elettori. In calo anche l'affluenza per le elezioni provinciali, con il 19,6 % degli elettori. Nella precedente omologa tornata elettorale l'affluenza, alla prima rilevazione, era stata del 21,3%. Infine le comunali: ieri sera alle dieci ha votato il 22,9%, mentre il precedente era stato del 23,7%. Oggi i seggi elettorali resteranno aperti dalle 7 alle 22. Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo inizierà a partire dalle 22, subito dopo la conclusione delle operazioni di voto e l'accertamento del numero dei votanti; lo scrutinio dei voti per le consultazioni amministrative avrà invece inizio alle 14 di domani, dando la precedenza allo spoglio delle schede per le elezioni provinciali, comunali e, eventualmente, circoscrizionali. In caso di ballottaggio per l'elezione dei presidenti di provincia e dei sindaci — che si svolgerà contemporaneamente alla consultazione referendaria — si voterà domenica 21 giugno, dalle 8 alle 22, e lunedì 22 giugno, dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio inizieranno domani, al termine delle votazioni e dell'accertamento del numero dei votanti, procedendosi prima alle operazioni di scrutinio delle schede referendarie e successivamente, senza interruzione, a quelle per l'elezione dei presidenti delle province e dei sindaci. Per le Europee, l'elettore, all'atto della votazione, riceverà un'unica scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale nelle cui liste è iscritto: grigio per l'Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria, Lombardia); marrone per l'Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna); rosso per l'Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); arancione per l'Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria); rosa per l'Italia insulare (Sicilia, Sardegna). Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con la matita copiativa, un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. I voti di preferenza - massimo tre, tranne che per le liste di minoranza linguistica collegate ad altra lista per le quali può esprimersi una sola preferenza - si esprimono scrivendo nelle apposite righe, tracciate a fianco e nel rettangolo contenente il contrassegno della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti, compresi nella lista medesima; in caso di identità di cognome tra candidati, deve scriversi sempre il nome e cognome e, ove occorra, data e luogo di nascita. Non è ammessa l'espressione del voto di preferenza con indicazioni numeriche. Il corpo elettorale conta oltre 50 milioni di cittadini, per la precisione sono 50.664.596 persone, di cui 24.432.720 uomini e 26.231.876 donne.