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E per la prima volta un Savoia vota in Italia

Emanuele Filiberto vota nel seggio numero 1 di Torino

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Eppure questi due giorni di voto sono l'inizio, per il nostro Paese, di una nuova stagione. Non c'entrano niente Silvio Berlusconi e Dario Franceschini. Non c'entra chi stasera, alla chiusura dei seggi, avrà la percentuale di consensi più alta. C'entra la storia. Queste sono le prime elezioni politiche in cui un Savoia vota in Italia. Ieri pomeriggio Emanuele Filiberto, che per l'occasione è candidato nelle file dell'Udc, si è presentatno al seggio numero 1 di Torino. E non ha nascosto l'emozione: «Sono molto emozionato è la prima volta che un Savoia vota in Italia, ma sono anche un po' triste che questa campagna elettorale sia finita, è stata una campagna intensa ma interessante che mi ha permesso di incontrare tanta gente e di scoprire le bellezze del Piemonte. Comunque, vada, sono felice». Un po' di imbarazzo quando i cronisti gli hanno chiesto per chi avrebbe espresso la preferenza: «Ho fatto una grande campagna elettorale, dunque voterò per me, perché penso di meritarlo e perché sono sicuro che potrò fare qualcosa di concreto in Europa per la nostra Italia, e poi, voterò per una candidata donna». E ieri, oltre ad Emanuele Filiberto, hanno votato anche Dario Franceschini, Antonio Di Pietro e Pier Ferdinando Casini. Il segretario del Pd si è presentato al seggio di via del Lavatore (in pieno centro storico a Roma) poco dopo le 18 è ha giocato con fotografi e giornalisti. «Non vi preoccupate - ha ironizzato -, non sono indeciso». Più serio il commento del leader dell'Idv che, alla vigilia delle elezioni, aveva ricevuto una lettera contenente un proiettile e minacce di morte. «Né io, né alcuno dell'Italia dei Valori - ha detto dalla sua Curno (Bergamo) - ci lasceremo intimidire. Siamo convinti che la criminalità va combattuta innanzitutto nelle urne isolando quei politici che con la criminalità convivono e vogliono conviverci. Per questo oggi è un rinnovato impegno ad andare ancora più a fondo alla questione». Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, invece, giunto intorno alle 17 nel seggio di via Giancarlo Bitossi nel quartiere Balduina accompagnato dalla moglie Isabella Rauti, ha commentato: «Mi auguro che la gente vada a votare perché il rischio di queste elezioni è l'astensionismo». Voteranno oggi, invece, Umberto Bossi e Silvio Berlusconi. Il Senatur, poco prima dell'apertura del seggio elettorale, è passato davanti all'istituto comprensivo Curti di Gemonio ma non è sceso dalla macchina. Mentre il premier, nonostante avesse espresso la volontà di votare subito per dare un segnale agli elettori del Pdl, ha dovuto desistere. Le condizioni meteo, infatti, gli hanno impedito di rientrare in elicottero da Padova dove si trovava per partecipare al matrimonio del presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan. Stamattina alle 11 il Cavaliere dovrebbe recarsi al solito seggio numero 502 della scuola media «Dante Alighieri» in via Scrosati, nel quartiere dove abitava mamma Rosa.

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