E per pulire Palermo arrivano i militari

PALERMOAnche se a rilento, continua la raccolta rifiuti a Palermo. Ad accelerare le operazioni di pulizia del capoluogo siciliano sono arrivati anche centocinquanta militari. Tuttavia, l'atmosfera è ancora calda tra cassonetti in fiamme e proteste di cittadini disperati, vivendo da circa dieci giorni davanti montagne di immondizia. Polizia e vigili urbani hanno dovuto addirittura scortare alcuni netturbini a lavoro. Dunque, primo intervento dei militari del Genio Civile dell'Esercito contro l'emergenza rifiuti a Palermo. Infatti due grossi mezzi militari sono arrivati nel cuore del quartiere Zen, sommerso dalle tonnellate di spazzatura che si sono accumulate, com'è noto, a causa dello stato di agitazione dei lavoratori dell'azienda che gestisce la raccolta rifiuti a Palermo (Amia, che ha un deficit di 150 milioni ed è sull'orlo del fallimento e per il quale la Procura ha aperto un'inchiesta). Saranno quattro squadre del Genio civile, impegnate per almeno due settimane, in varie zone di Palermo a dar man forte agli operatori ecologici per riuscire a riportare la situazione alla normalità, dopo l'intervento del capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Bisognerà smaltire circa 4.400 tonnellate di rifiuti che si sono accumulate e si pensa che entro dieci giorni tutte le strade del capoluogo siciliano potranno essere ripulite. Intanto, continuano ad arrivare anche mezzi specializzati per la raccolta rifiuti. La stesso presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, con un decreto ha messo a disposizione 40 autocompattatori provenienti dagli Ato di tutta la Sicilia e in parte già avviati all'opera. E ancora, lo stesso Lombardo ha erogato risorse finanziarie affinché vengano riparati altri 20 autocompattatori da mettere subito al lavoro. Anche il Comune di Palermo, ovviamente, fa la sua parte. Ai sessanta mezzi di Amia, già operativi, se ne aggiungeranno altri: quattro pale meccaniche, un compattatore da discarica e due pale cingolate messe a disposizione della Protezione civile al fine di assicurare un corretto spargimento e compattamento dei rifiuti. Si lavora dunque alacremente, ma non senza risse e proteste. Infatti, l'altra notte, per la quinta volta consecutiva, sono stati dati alle fiamme ancora cassonetti e cumuli di rifiuti in varie zone della città. In pratica, sono andati distrutti almeno 100 cassonetti pieni di rifiuti. Per la maggior parte, gesti disperati di gente che da diversi giorni convive impotente con l'immondizia ammassata sotto casa. I vigili del fuoco hanno ricevuto oltre sessanta segnalazioni e hanno dovuto inviare i mezzi per spegnere i roghi che erano divampati in numerose zone della città: dal centro alla periferia. Intanto, la polizia e vigili urbani hanno scortato alcuni operai delle squadre dell'Amia al lavoro per rimuovere nel quartiere Zen, a Palermo, i rifiuti accumulatisi in una settimana di proteste. L'intervento delle forze dell'ordine è stato necessario dopo che gli operatori ecologici sono stati aggrediti da cittadini esasperati dai cumuli di immondizia.