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Piano casa, il decreto entro il 15 giugno

Emergenza casa

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L'annuncio è venuto dal premier Silvio Berlusconi a Bari per la campagna elettorale. Il presidente del Consiglio ha spiegato che i proprietari di case mono o bifamiliari «potranno, senza particolari pratiche burocratiche, aumentare del 20% la loro abitazione». Secondo Berlusconi che ha citato un sondaggio realizzato assieme all'Ance, le risorse economiche che entrerebbero nel sistema grazie al piano casa vanno «dai 30 ai 100 miliardi di euro». Questo significa che il mercato dell'edilizia può trainare tutta l'economia. Berlusconi poi ha detto che si augura che «anche le regioni di centrosinistra vogliano applicare questo piano». Al premier ha replicato il presidente della Conferenza delle Regioni: «Tutte le regioni stanno preparando le leggi - ha detto Vasco Errani - Ma l'unica che l'ha approvata è quella Toscana, ad amministrazione di centrosinistra. Invece tutti stiamo aspettando il decreto del governo». Sono stati numerosi in questi mesi gli stop and go di cui è stato oggetto il decreto legge sul piano casa. La ricerca di un testo condiviso con le Regioni si è infatti rivelata più impervia del previsto, tanto che solo pochi giorni fa, esattamente il 15 maggio, Berlusconi ha deciso, al fine «di esaminare un testo pienamente condiviso con gli enti locali», di rinviare l'approvazione del provvedimento ad altra data. Il governo ha quindi presentato alle regioni un testo, composto da 8 articoli, che prevedeva novità come il divieto di realizzare ampliamenti e ristrutturazioni in mancanza della certificazione di un professionista abilitato sul rispetto delle norme antisismiche; l'entrata in vigore delle nuove norme in materia antisismica entro il 31 giugno prossimo (anzichè 30 giugno 2010) e, tra l'altro, la nullità degli atti di vendita di immobili privi del certificato di collaudo statico. Il pressing delle Regioni si è fatto sentire con una serie corposa di richieste di emendamenti da apportare allo schema del decreto legge. Tra le più importanti: vincoli più stringenti in tema di norme antisismiche, l'assunzione di circa 200 tra ingegneri e architetti per la tutela dei beni paesaggistici.

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