Il Prc difende i lavoratori ma i suoi non li paga
Il nome del sito è tutto un programma: www.rifondazionenonpaga.net L'ultimo messaggio postato è un'immagine taroccata di uno dei manifesti elettorali di Rifondazione comunista. Al posto dello slogan «Se eri una banca ti avevano già salvato» un polemico «Se eravamo una banca ci avevate già salvato». L'ennesimo burla di qualche berlusconiano? Neanche per sogno. I promotori di questa curiosa iniziativa sono i lavoratori della cooperativa Zona Rossa che, per oltre 6 anni, si è occupata delle affissioni per conto della federazione Prc di Roma (unico committente). Poi sono arrivate le Politiche del 2008 e qualcosa si è inceppato. «Da più di un anno siamo senza salario - spiegano gli attacchini - perché la federazione romana di Rifondazione, nella persona del suo segretario Giuseppe Carroccia, si rifiuta di pagarci le affissioni della campagna elettorale del 2008. Per mesi e mesi abbiamo fatto decine di telefonate, inviato mail, richiesto incontri...ma niente». «Lo scorso dicembre - continuano - per tutelarci di fronte al rischio sempre più concreto di non essere pagati abbiamo deciso di fare "vertenza", ed abbiamo fatto un'ingiunzione di pagamento nei confronti della federazione, non prima di aver inviato formalmente una richiesta di conciliazione amichevole che è stata ovviamente ignorata». A questo punto, raccontano i membri della cooperativa, al danno si è unita la beffa: «Nell'unico incontro che siamo riusciti ad ottenere col segretario romano siamo stati minacciati che se avessimo continuato con questa "vertenza" ci sarebbe stata tolta la possibilità di continuare a lavorare. E così è stato, almeno in questo c'è da dire che Carroccia è stato di parola. Il giorno prima dell'inizio della campagna elettorale, impedendoci così di organizzarci in altro modo, un solerte burocrate del nazionale ci ha freddamente comunicato che il partito non intendeva più avvalersi della nostra collaborazione sostituendoci con una squadretta di crumiri». Risultato? I dipendenti della cooperativa sono senza stipendio dal 2008, senza lavoro per il futuro, costretti a coprire le spese con i propri risparmi personali. Per questo hanno deciso di aprire un sito internet ma, soprattutto, hanno cominciato ad affiggere per la città (incartando la sede nazionale e quella di Roma del Prc) una lettera aperta al segretario Paolo Ferrero. Per tutta risposta il responsabile organizzazione romano Claudio Ursella ha inviato una lettera a tutti i membri del comitato politico in cui spiega che a quelle elezioni si presentò la lista Sinistra Arcobaleno e bolla la protesta come «il tentantivo di colpire il partito nel momento di suo massimo sforzo per dare una prospettiva ed un futuro alle ispirazioni di tanti militanti della sinistra». E i diritti dei lavoratori?