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Di Pietro: "Berlusconi dimostri che non sta fingendo"

Di Pietro e Berlusconi

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L'appuntamento è per stamattina a Montecitorio, quando Antonio Di Pietro presenterà un disegno di legge in cui chiederà «tra le tante cose riguardanti la riduzione dei costi della politica, anche la riduzione delle assemblee elettive a partire dai consigli comunali, provinciali, regionali, nonché la riduzione del numero dei parlamentari». Quindi è d'accordo con Berlusconi? «Non sono io che sono d'accordo con lui, è lui che è falsamente d'accordo con noi».  Cioè? «Perché l'Idv ha già presentato una proposta su questo tema, ma fino ad oggi è stata ignorata dal governo. Per questo la ripresentiamo, per sfidarlo nei fatti».  Sta dicendo che quello del premier è solo uno slogan? «È una mossa elettorale per distogliere l'attenzione dai problemi veri, come il caso Mills e la crisi economica».  A dire il vero, per i suoi compagni d'opposizione, il problema vero è Noemi Letizia. «Si tratta di una questione grave. Conoscere i comportamenti del premier nei confronti di soggetti minorenni è importante sul piano etico e morale. Noi facciamo opposizione anche su questo, ma vogliamo svelare il grande bluff del governo sui temi economici. E poi c'è la decisione presa dai giudici sul caso Mills». Torniano al Parlamento. In cosa consiste la vostra proposta? «Riproponiamo un pacchetto complessivo che affronta il tema dei costi della politica e punta al taglio delle assemblee elettive. Perché oggi, per troppi, fare politica è diventato un mestiere». Quali sono, secondo lei, gli aspetti che danno più fastidio ai cittadini? «Sicuramente i privilegi della casta che vanno eliminati. Poi i costi e, infine, l'incomunicabilità tra le fazioni politiche che impedisce al Parlamento di produrre quanto potrebbe. Su questi temi o si fa sul serio, o si prendono in giro gli italiani». A proposito di italiani. Il premier sostiene che il taglio del numero dei parlamentari deve avvenire attraverso una legge di iniziativa popolare perché, altrimenti, non verrà mai fatto. Che ne pensa? «Non è vero. Berlusconi non ha nessun bisogno delle firme dei cittadini che, sono sicuro, si dimostreranno sensibili a questo argomento. Ha una maggioranza sufficiente per fare questa riforma. E anche l'opposizione è d'accordo. Se fa sul serio, si muova». Sicuro che l'opposizione sia tutta d'accordo? Non mi sembra ci sia molta unità con Casini e Franceschini? «L'Idv ha già dato al Pd la propria disponibilità a un incontro per unire le opposizioni. Ma credo che questa unità debba partire dai fatti, non dalle chiacchiere. Per questo abbiamo chiesto di firmare la nostra mozione di sfiducia. Sappiamo che si tratta di una battaglia di minoranza ma è un modo per informare i cittadini su ciò che sta accadendo».

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