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«Conobbi Silvio per un lutto familiare»

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Ela verità verrà fuori, trasformando il caso Noemi in un boomerang contro le opposizioni. E alla fine «tutti gli italiani», è la certezza del premier, saranno al suo fianco, perché chi «entra in una vicenda privata per farne un caso politico è indegno». Ed invece proprio di questo si tratta secondo il Pd, di un caso politico. «Il mio avversario è sempre più rancoroso e nervoso. Dovrebbe dire la verità» lo attacca Dario Franceschini. Ma deve fare i conti con il premier che, in un'intervista rilasciata alla Cnn sabato scorso, giura: «Non c'è nulla di nulla che sia minimamente negativo; abbiamo chiarito la situazione e ancora di più la chiariremo in futuro». Mentre intervistato da Il Mattino Elio Letizia, padre di Noemi, racconta che il rapporto con Berlusconi ha avuto inizio non con un book fotografico ma con una storia triste, legata a un lutto familiare e ribadisce che querelerà Gino Flaminio, l'ex fidanzato della figlia che ha raccontato una storia diversa dalle pagine di Repubblica. E che altro non è che «assoluta fantasia», commenta l'avvocato del premier Niccolò Ghedini. Intanto il Pd insiste nel chiedere spiegazioni anche se non sosterrà la mozione di sfiducia che l'Italia dei Valori vorrebbe presentare. Così come non la sosterrà l'Udc.

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